25 Giugno 2009. L’ultima leggenda della musica ci lascia per finire nel mito come suoi illustri colleghi. La pop star per eccellenza, di quelle per cui ancora si vedevano scene di isterismo e svenimento, saluta i suoi fans (e non) lasciando una traccia indelebile nella storia della musica.
Ma non solo.
L’influenza di Michael Jackson, nei suoi cinquant’anni di vita, si è risentita un po’ ovunque, dalla moda, alla danza e naturalmente… anche nel cinema.
Dal momento che ci occupiamo di celluloide, vogliamo rendere omaggio a questo grande artista soffermandoci sull’aspetto che più ci tocca da vicino, attraverso una piccola e specifica cronistoria.
Iniziamo da una delle tante caratteristiche che lo hanno reso unico: MJ si è sempre dimostrato intenzionato a realizzare, per le sue produzioni, video musicali che si accostassero più a dei cortometraggi cinematografici che a semplici clip promozionali dei brani. Per realizzare i suoi sogni e raggiungere questo scopo col massimo dei risultati, sono stati ingaggiati registi di fama mondiale a cominciare dal grande John Landis che, nel lontano 1982, ha realizzato il mini-film “Thriller”.
Fu un evento unico nel mondo della musica, mai nessuno aveva realizzato niente del genere. Non a caso l’omonimo album è ancora nel guinness dei primati come il disco più venduto in assoluto ad oggi. L’ingente impiego di effetti speciali, una coreografia particolarissima, il make-up degli zombie ballerini e una trama vera e propria fecero entrare di diritto il film e Michael nell’Olimpo degli artisti.
Landis non fu una scelta casuale, ma motivata dal "bagaglio culturale” che portava con sé dopo aver diretto, l’anno precedente, il blockbuster “Un lupo mannaro americano a Londra”; era decisamente l’unico a saper trasformare in maniera efficace il cantante in un essere ululante.
Inizialmente il video è stato bocciato dalla casa produttrice di Jackson; il disco era ormai uscito da tempo, non necessitava di ulteriore promozione, tantomeno di un’ulteriore costosissima promozione per la realizzazione del filmato. Per racimolare i fondi e realizzarlo a tutti i costi, Michael pensò bene di vendere, all’emittente MTV, l’esclusiva per realizzare un backstage.
Il resto è storia!
Ad oggi il corto corredato di backstage è reperibile solo in VHS.
Probabilmente, a valle degli ultimi eventi, la pubblicazione in DVD avverrà presto… Il solo video invece è stato riproposto in varie raccolte.
Divenuto ormai una gallina dalle uova d’oro, per lanciare il suo nuovo album, Jackson ha scomodato addirittura Martin Scorsese per la realizzazione, nel 1987, del corto “Bad”.
All’epoca Scorsese era già osannato da tutto il mondo per film come “Taxi Driver”, “Toro Scatenato” e “New York, New York”.
La collaborazione con Jacko fu anch’essa di grande richiamo e il successo assicurato. La storia parla di un ragazzo 'per bene' che viene messo in mezzo da compagni poco raccomandabili fino a quando, stufo di subire, si trasforma in un “cattivo” che a suon di piroette fa capire ai suoi amici che il loro bullarsi equivale al nulla!
Nella parte del teppista antagonista è facilmente riconoscibile un giovane Wesley Snipes prima di raggiungere la fama in film come “Mo’ Better Blues”, “Jungle Fever” e la più recente trilogia di “Blade”.
Del video esistono due versioni, quella originale di circa un quarto d’ora e quella corta con la sola canzone. Entrambe le versioni sono disponibili in DVD.
Dallo stesso album, nell’89 viene estratto il singolo “Liberian Girl” nel cui video compaiono, in un susseguirsi di cameo, attori e registi amici del cantante tra cui: Steven Spielberg, Rosanna Arquette, Dan Aykroyd, Richard Dreyfuss, Lou Ferrigno, Danny Glover, Steve Guttemberg, Whoopi Goldberg e soprattutto John Travolta e Olivia Newton-John che duettano di nuovo a distanza di 11 anni dall’indimenticabile “Grease”.
Anno nuovo, cortometraggio nuovo: nel 1991 esce l’album “Dangerous” lanciato dal video di “Black or White”. A dirigere di nuovo la pop star viene richiamato l’amico John Landis che, anche in questo caso, è riuscito a dispiegare un caleidoscopio di effetti speciali utilizzando la più avanzata tecnica di “morphing” mai vista prima. Il “morphing” è quell’effetto grafico che trasforma nella maniera più fluida possibile un’immagine in un’altra, oggi ampiamente utilizzato in tante pellicole.
Ancora una volta Jackson si era dimostrato un pioniere!
Nel video il cantante passa da una parte del mondo all’altra portando messaggi di pace e uguaglianza.
Tra gli interpreti l’allora piccolo Macaulay Culkin e due ospiti d’eccezione: Homer e Bart Simpson!
L’apparizione animata di casa Fox è dovuta ad uno scambio di favori tra la major e il cantante che ha prestato la sua voce in un memorabile episodio della serie “I Simpson” dal titolo “Papàzzo da legare” in cui Homer conosce un insano di mente che pensa di essere Michael Jackson, ma non conoscendo il vero re del pop… crede che l’individuo evaso dal manicomio sia il vero Jackson!
Il mini-film di “Black or White”, della durata di 11 minuti, ha visto raramente la luce in TV poiché ha suscitato un insieme di polemiche legate alla parte finale in cui il cantante distrugge un’automobile a colpi di mazza! Dopo due giorni la sua messa in onda si è potuta vedere solo la versione censurata, almeno in fascia oraria protetta. L’originale è comunque recuperabile in DVD!
Allo stesso modo è reperibile il video "Remember The Time", secondo tratto dal disco, in cui segnaliamo la presenza di Eddie Murhy nella parte di un faraone geloso.
Sempre relativamente all’album “Dangerous”, poco prima la sua pubblicazione, fu trasmesso un “teaser” di pochi preziosi secondi. Il fatto che siano preziosi è dovuto al regista del breve spot che risponde al nome di David Lynch, reduce dall’enorme successo della serie “Twin Peaks”!
Per l’album seguente, “History”, non viene realizzato alcun cortometraggio degno di essere chiamato così. Al suo interno, però, è contenuto un bell’omaggio al mondo del cinema; Jackson ripropone, tra i brani, la sua personale interpretazione della bellissima “Smile” scritta dal Maestro Charlie Chaplin, composta per il film “Tempi Moderni”.
Il regista di spicco per la realizzazione del singolo "They don't care about us" è Spike Lee; un brano contro la discriminazione razziale che, per la tematica, sembra calzargli a pennello. Ne gira ben due versioni: una, meno conosciuta e mai pubblicata per l'hv, è ambientata interamente in un carcere, l'altra per le strade di Rio de Janeiro.
Nel 1997 Jackson, non più all’apice della carriera, tentò un esperimento simile a quello di “Thriller”, forse pensando che, riproponendo qualcosa di già visto, avrebbe potuto riottenere la stessa eco di un tempo. Rivediamo, così, nel video “Ghost”, di circa 40 minuti, Michael Jackson ballare e cantare in un tetro castello insieme a fantasmi e spiritelli, che sostituiscono gli zombie di quindici anni prima. Nel corto Jackson ha interpretato anche un altro personaggio, reso irriconoscibile da un trucco eccellente che lo ha reso un anziano e obeso uomo bianco.
Dietro la macchina da presa: Stan Winston, un mago degli effetti visivi realizzati artigianalmente e non al computer.
Nonostante i notevoli sforzi produttivi, il film non riscosse il minimo successo al di fuori dei fedeli fans.
Un segno forse dei tempi cambiati, fatto spesso di “idol” usa-e-getta in cui il RE del pop si sentiva probabilmente “declassato” a semplice… principe!
Da metà degli anni ’90 la potenza di Jackson fu ridimensionata anche a causa delle varie vicende giudiziarie in cui è stato coinvolto ed ogni tentativo di strafare per tornare in auge non andò a segno.
L’ultimo sforzo è legato al suo ultimo album “Invincible”, del 2001, per cui volle realizzare ancora un lungo video musicale riproponendo, però, un clichè da lui già usato troppe volte, quello del gangester che vuole conquistare la bella di turno.
A nulla valsero le partecipazioni di Chris Tucker e addirittura Marlon Brando nella parte di un boss mafioso (!!!!). Il successo non tornò ai livelli mondiali a cui era abituato.
Inizialmente la parte di Brando venne proposta a De Niro che rifiutò per altri impegni.
Michael Jackson fu un pioniere anche per quanto riguarda il 3D, che sta cominciando ad andare di moda al cinema solo oggigiorno!
Nel lontano 1986, tra il successo di “Thriller” e “Bad”, Jackson è stato protagonista di un corto fantascientifico dal titolo “Captain EO”, interpretato, tra gli altri, da Angelica Huston e realizzato dalla Disney solo ed esclusivamente per il parco giochi Epcot all’interno dell’immensa struttura di Disney World in Florida.
Per la prima volta veniva proiettato un film con una tecnica di “polarizzazione” messa a punto dalla Kodak attraverso la quale sembrava possibile toccare il cantante e tutto quello che veniva riprodotto sullo schermo! Abituati a finti 3D con occhialini dalle lenti verdi e rosse, questa tecnologia lasciava davvero sbalorditi!
Il coinvolgimento, poi, aumentava dal momento che la sala, costruita ad hoc, era equipaggiata di raggi laser, fumo e flash che, sommati al film, rendevano ancora una volta la star del pop qualcosa di inimitabile e unico!
Se ci si voleva fare del male ulteriormente, bastava considerare che la regia era di un certo Francis Ford Coppola, mentre il soggetto, la produzione e gli effetti speciali di un tizio chiamato George Lucas!!
A nessuno importava della banale trama del giovane capitano EO, in giro per lo spazio a trasformare pianeti malati e corrotti in colorati e fiabeschi mondi a suon di colpi di danza!
Il filmato è stato godibile a Disney World purtroppo fino al Luglio 1994, mentre a Disnayland in California è stato programmato per altri tre anni; l’ultimo parco giochi a tenere l’attrazione è stato l’Euro Disney di Parigi, nel ’98.
Esiste una rarissima VHS del film, mai distribuita al di fuori dei parchi gioco, con le versioni sia a schermo pieno che a schermo panoramico e un bel backstage a corredo.
Per quanto riguarda il cinema inteso come lungometraggio, si può dire che Jackson si sia fondamentalmente cimentato in soli due lavori.
Il primo, davvero degno di nota, è stato “The Wiz”, rivisitazione musicale del celebre “Mago di Oz” in cui interpretava lo “spaventapasseri” alla ricerca di un cervello. All’amica del cantante, Diana Ross, il ruolo di Dorothy.
Al di là dell’interpretazione di Michael, il film è un incalzante susseguirsi di strepitose musiche soul e pop e di scene memorabili contornate da una scenografia degna del più costoso musical di Broadway! Raccomandatissimo a tutti gli amanti del genere.
La seconda produzione cinematografica di Jackson risale al 1988: “Moonwalker” il titolo, ripreso dal celebre passo "all’indietro”, segno di distinzione del cantante che lo faceva sembrare come se camminasse sospeso nell'aria, spinto da un forte vento. Il film altro non era che un collage di spezzoni autocelebrativi che ripercorrevano la carriera di Jackson intramezzati da brevi filmati originali simili a clip musicali.
Solo nel secondo tempo sembrava iniziare una trama dove il ‘gangster’ Michael si batte per difendere i bambini attraverso i quali il cattivo Mr. Big, interpretato dall’attore Joe Pesci, vuole spacciare droga!
Dalla pellicola è stato estratto il lungo numero musicale che ha promosso la canzone “Smooth Criminal” e che è valso tutto il film.
In USA fu un insuccesso clamoroso e non venne neanche distribuito nelle sale contrariamente al nostro Paese dove ha resistito qualche settimana!
Altre collaborazioni dirette con Hollywood possono essere individuate in alcune colonne sonore originali e in qualche cameo. Nel primo caso Jackson ha scritto per i due capitoli di “Free Willy” (1993 e 1995) rispettivamente le canzoni “Will you be there”, il famigerato brano incriminato di essere un plagio del nostrano Albano, e “Childhood” in cui racconta un po’ la sua infanzia.
Per l'amico Spike Lee e il suo film “Bus – In viaggio” (1996) ha realizzato il bellissimo, ma decisamente poco conosciuto brano “On the line”.
Tornando indietro con la memoria è senza dubbio da segnalare il bellissimo story-book tratto dal film “E.T. L’Extra Terrestre” (1982)! Per l’amico Steven Spielberg, Michael associa la sua voce alla narrazione del film in versione 33-giri con libro da sfogliare e regala alla storia l’inedita “Someone in the dark” dedicata al piccolo alieno. Naturalmente nella sola edizione inglese… Un vero pezzo per collezionisti!
Per quanto riguarda le sue improvvise apparizioni vogliamo ricordare in primis il divertente ed autoironico cameo in “Men In Black II” in cui Jackson, verso la fine del film, interpreta l’agente “M”, un credibilissimo alieno alleato, membro della squadra segreta degli uomini in nero che tiene a bada altri invasori spaziali!
Diversa la sua partecipazione al film “Miss Cast Away” il cui personaggio, però, si chiama guarda caso “Agent MJ” !!
Le sue canzoni, infine, continuano ad essere utilizzate in tante produzioni, come riferimenti ai suoi balletti o alle sue mosse.
Un’incredibile forza della natura, nato e cresciuto solo per la musica, timido, ma straordinario entertainer in ogni campo, anche nel gossip, ballerino posseduto da una forza che va oltre l’umana comprensione, cantante dall’estensione vocale irraggiungibile e a suo modo … attore!
Tutto questo era, è e per sempre rimarrà Michael Jackson.