Un argomento che da tempo attanaglia i videogiocatori più accaniti è “quanti fotogrammi al secondo una determinata scheda grafica può visualizzare mentre si gioca??”. Tale domanda rappresenta un requisito fondamentale prima di qualunque acquisto perché, come è ben intuibile, maggiore è la quantità di fotogrammi che l’occhio umano percepisce in un secondo, maggiore è la fluidità dei movimenti sullo schermo, sia dei personaggi che dei fondali.
Oggi, sembra che qualcuno voglia applicare la stessa logica alle riprese cinematografiche. L’idea non poteva non nascere che dalla mente del regista tecnologicamente sempre più avanti a tutti, James Cameron.
All’ultimo CinemaCon, evento svoltosi di recente a Las Vegas, il regista avrebbe sostenuto che i consueti 24 fotogrammi al secondo utilizzati fino ai nostri giorni a partire dalla nascita del cinema, sono diventati troppo pochi per quello che si vuole visivamente rappresentare.
Per i meno addetti, se non è chiaro quanto sopra, 24fps significa che, essendo una pellicola di un film composta da tante fotografie viste velocemente una dopo l’altra, in un lasso di tempo corrispondente ad un secondo, noi vediamo il susseguirsi di ben 24 fotografie.
L’obiettivo che si è posto Cameron è di raddoppiare tale numero o addirittura raggiungere i 60 fps (Frame per Second) nelle sue prossime produzioni!
Ma stavolta c’è chi lo ha preceduto di un pelo. Naturalmente non un regista qualunque, ma solo colui che se la batte nello stabilire primati, Peter Jackson.
Ebbene, sembra proprio che il Signore “dell’anello” stia girando il tanto atteso “The Hobbit” a 48 fps! I 60 fotogrammi per il momento sono relegati, a causa dell’elevato costo di produzione, ad alcuni cortometraggi per i parchi gioco a tema.
La questione si fa dunque seria visto che è già in corso una produzione che sfrutta tale tecnologia “velocizzata” e lo stesso regista Jackson comincia a diffondere notizie sull’incredibile bellezza di tale innovazione e del grande valore aggiunto che porta nel mondo della celluloide: una fra tutte l’assenza della fastidiosa scia nei movimenti veloci di macchina.
Inoltre, per le proiezioni in 3D, la visione dovrebbe essere notevolmente meno stancante e fastidiosa per gli occhi di quella attuale.
Contestualmente all’aumento del numero di fotogrammi al secondo in ripresa, dovrà però aumentare di pari passo anche la frequenza in fase di proiezione nelle sale…
Purtroppo in Italia dobbiamo ancora adeguare tutte le sale alla nuova tecnologia 3D che … chissà quando potremo beneficiare di tale ulteriore evoluzione…
Tuttavia, molti dei proiettori digitali oggi presenti nei cinema dovrebbero già essere predisposti per una visione a 48 fps…
E per l’home video??? Attualmente molti dispositivi simulano una frequenza più alta con un effetto di interpolazione creando, via software, fotogrammi aggiuntivi proprio per conferire maggiore fluidità. L’effetto non è certo dei migliori e il risultato finale è sempre artificioso.
Il timore è il solito… quello di dover acquistare nuovi apparecchi in grado di leggere e visualizzare filmati a 48 fps…
Quanto il gioco varrà la candela? Ne riparleremo quando uscirà il film di Jackson… Dicembre 2012!