La Pixar colpisce ancora! Dopo 15 anni dall’uscita del primo film della serie, Toy Story, una pietra miliare dei film di animazione computerizzata, gli straordinari “artisti della Pixar” chiudono la serie con il terzo episodio, forse il piu’ bello dei tre.
Quello che colpisce in Toy Story 3 e’ la capacita’ di Andrew Stanton e John Lasseter di divertire e far pensare, far immedesimare gli spettatori in una vicenda che ricorda a tutti noi il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con i vecchi giocattoli che si devono abbandonare…
La sceneggiatura, partendo dall’idea dei due geni della Pixar, e’ scritta benissimo da Michael Arndt (Oscar per Little Miss Sunshine) e si avvale della regia di Lee Unkrich che sa mantenere un grande equilibrio fra le tante parti che rendono il film, di volta in volta, divertente, d’azione, suspense, romantico e, alla fine, anche commovente. Nel film ritroverete tutti i personaggi degli altri della serie, con due gustose novita’: Barbie e Ken (assolutamente fantastici) e la “modalita’ spagnola” di Buzz Lightyear (divertentissima).
L’aspetto tecnico delle animazioni raggiunge, anche nel 3D, lo stato dell’arte: e’ incredibile la quantita’ di oggetti che prendono vita nelle varie scene, la naturalezza dei movimenti e...le espressioni delle facce che rivelano i sentimenti dei “giocattoli-persone”, che fanno emozionare e divertire, con un finale pieno di sentimento che arriva a commuovere gli adulti che abbiano ancora conservato uno spirito sensibile da bambino.
Una menzione speciale merita il cortometraggio di apertura del film “Quando il giorno incontra la notte” (Day and Night), metafisico, che dopo averci sbalordito per l’idea fantastica di chi lo ha realizzato, ci fa pensare…. Assolutamente geniale, uno dei migliori realizzati dalla Pixar che non finisce di sbalordirci anche il questo campo.