Parrocchia Gesù Buon Pastore
Fai una donazione per supportare Il Cine-Forum di Carlo e Flavio
Prenota il tuo spazio pubblicitario su questo sito

Vai alla pagina FACEBOOK de Il Cine-Forum di Carlo&Flavio


Visti al Cinema - Consigli e opinioni dei Film nelle sale
Inserisci un tuo commento a questo film



SCRIVI IL TUO COMMENTOPAGINA RECENSIONI
 
Valzer con Bashir

(di Antonegò)
 

Valzer con Bashir è un grande, grandissimo, film. È un film necessario, perché riportando alla memoria le stragi di Sabra e Chatila, ad opera delle Falangi cristiano maronite, ci obbliga ad adontarci dinanzi alla brutalità dell’essere umano, alla sua bieca e cieca e ottusa violenza. È un film originale, perché è un docu-cartoon, ma anche un film su una storia che diviene Storia, sulla paura e sulla necessità di ricordare, sulla memoria e sul sogno, sulla realtà e sull’incubo, che si mischiano, come colori su una tavolozza, come note in una sinfonia, come le onde del mare, che ti avvolge e ti salva, ammantato nella notte illuminata soltanto da luci presaghe di sventura.

Ari Folman sceneggia e dirige un’opera acclamata giustamente a Cannes e candidata come miglior film straniero ai prossimi Oscar, forte del Golden Globe per il miglior film straniero. Riesce a catturare lo spettatore con immagini a volte oniriche e stranianti, a volte vivide e forti, ma mai banali o scontate. Resterà memorabile la scena del valzer del soldato che imbraccia il mitragliatore contro i cecchini, ma anche la bellezza dei paesaggi contrapposta all’orrore della guerra, che un po’ richiama “La sottile linea rossa”. E l’alienazione dei soldati, che tanto somiglia a quella dei soldati di “Nella valle di Elah” è l’unica fuga possibile, dinanzi all’orrore della guerra, quello stesso orrore di cui parlava Kurtz, in “Apocalypse now”, quello stesso orrore che danza macabro nelle immagini che ogni sera illuminano i nostri televisori, costringendoci a quella ipocrita indignazione borghese che si consuma assieme a quella cena calda che ci aspetta in cucina. La rimozione diviene sopravvivenza, la contaminazione dei ricordi è un istinto. Ma ad un tratto la memoria ritorna e ti colpisce, violenta come un cazzotto all’addome, come uno schiaffo in piena faccia, che lascia il segno sulla pelle e nell’anima. E dopo aver visto il finale di questo film, non sarà più possibile dimenticare, far finta di non aver visto e scusarsi, dicendo:”Io non c’ero”.

 
0Sei d'accordo con questa recensione?0
0%
 
0%
 
SCRIVI IL TUO COMMENTOPAGINA RECENSIONI

TOP PAGE
BLU OTTICA ROMA         ARTPARFUM         INQUADRATURE OBLIQUE
TUTTI GLI ANIMALI           Prenota il tuo spazio pubblicitario su questo sito         

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi
un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7/3/2001 o un giornale on line poichè sprovvisto di registrazione al tribunale nonchè di numerazione progressiva.

© 2007 RealDream - All Rights Reserved