L'agente dell'Interpol Louis Salinger (Clive Owen), con la collaborazione del vice procuratore distrettuale Eleanor Withman (Naomi Watts) cerca di far emergere le prove del coinvolgimento di una grande banca in imprese delinquenziali e terroristiche che si sviluppano in ogni area del pianeta. Impresa ai limiti dell’impossibile.
Meglio evitare di raccontare la trama per non rovinare la visione del film a chi e’ appassionato del genere thriller d’azione, ma si deve dire che il regista Tom Tykwer riesce a creare una bella tensione con un montaggio efficace, che permette di seguire bene lo svolgimento di una storia che riesce a coinvolgere lo spettatore (anche se un po’ “fantasiosa” in qualche conclusione...)
Twyker racconta un soggetto di fantapolitica in cui una banca fomenta la guerra per speculare sul debito che provoca. Ovviamente la banca non si ferma di fronte a nulla per realizzare i propri piani, contrastata solo dall’agente Salinger e dalla sua impavida partner. La storia prende lo spunto da un fatto realmente accaduto negli anni Settanta: una banca internazionale con sede a Karachi risultò essere una centrale di sostegno e finanziamento di una vasta rete di traffici illegali ivi compreso il sostegno ad attività terroristiche.
Il film si giova di due protagonisti molto bravi e credibili, e propone anche nei ruoli dei “cattivi” attori di gran mestiere tra cui ricordiamo le efficaci interpretazioni di Armin Mueller-Stahl ed Ulrich Thomsen.
Finale a sorpresa che, anche se un po’ troppo “tirato”, non lascia scontento lo spettatore.