Il grande capo, 2006
Più che una recensione, qualche annotazione e qualche curiosità.
1) Con l’uscita del film è stato lanciato un nuovo e singolare metodo per il casting del prossimo film di von Trier: come ci si candida? Dando la caccia a tutti gli oggetti che non c’entrano niente con la storia e che compaiono nel film.
2) Il metodo di recitazione (es. lo stanislavskij, guarda un po' che strano...) è come “l’abito” che “fa il monaco”?
3) Gambini,Linguini, … gli italiani col cognome in “-ini” devono suscitare grande ilarità alle orecchie degli stranieri.
4) Se le inquadrature vi spiazzano la colpa e dell’automavision, la nuova tecnica di regia automatica, inventata dal vecchio Lars, che inserisce nel montaggio scene scelte casualmente tra tutte le immagini girate.
5) Come nel già proiettato “Kitchen stories”, scopriamo qui un nuovo “attrito nazionalistico tra nordeuropei”, stavolta tra danesi e islandesi; ma anche qui, alla manieravon Trier, viene superato …
Può un regista essere più irriverente nei confronti della sua categoria?
Buona visione! E non dimenticate che è una commedia!