François
Pignon (Daniel Auteil) è impiegato presso un’azienda che produce preservativi.
La sua vita sentimentale è un disastro (la moglie lo lascia) ed in più rischia
di perdere il lavoro. Tenta il suicidio ma un vicino di casa (Michel Aumont) lo
salva e gli dà un consiglio per evitare il licenziamento: fingersi omosessuale.
François decide quindi di immedesimarsi nella parte mantenendo così il posto di
lavoro ma creando al contempo una serie di equivoci a non finire.
“L’apparenza
inganna” è uno dei film francesi più divertenti degli ultimi anni che si rifà
alla tradizione della commedia degli equivoci di cui il regista, Francis Veber,
è uno dei maggiori esponenti. Di Veber, oltre a questo film e a “La cena dei
cretini” (1997), si ricordano anche i lavori scritti in qualità di
sceneggiatore negli anni settanta come “Il vizietto” (1978) di Edouard
Molinaro. Ma la forza del film deve moltissimo anche ai suoi interpreti.
Danieul Auteil e Gerard Depardieu, attori che si sono distinti molto in ruoli
drammatici, ci offrono un’interpretazione esilarante dimostrando grande
versatilità. Vi sono poi due mostri sacri (anche se non sempre valorizzati) del
cinema francese: Michel Aumont e Jean Rochefort. Grazie a tutti loro si è
ottenuto un lavoro che permette allo spettatore di divertirsi in modo non
volgare e al tempo stesso di riflettere.