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| SCRIVI IL TUO COMMENTO | PAGINA RECENSIONI | | Angeli e Demoni
| (di Antonegò) | | |  Tutto il mondo è in lutto per la morte del Papa. L’evento viene seguito dal misterioso rapimento di quattro cardinali favoriti alla successione pontificia e da una altrettanto misteriosa minaccia che incombe sul Vaticano; gli “Illuminati”, una confraternita che affonda le sue radici nel passato, vuole rivendicare il primato della scienza sulla Chiesa. Il collegio cardinalizio è costretto a far intervenire l’unica persona in grado di fronteggiare il nemico… Robert Langdon (prima ancora che incappasse nel codice Da Vinci…)
... Cominciamo con le mani avanti. Certo, da un film del genere non ci si può aspettare chissà cosa, se non staccare lo spinotto del cervello per due ore e rilassarsi (peccato che i più dimentichino di riattaccarlo lo spinotto). E cercherò di evitare la lista di incongruenze (mi si perdonerà la plateale e roboante preterizione) e impossibili sospensioni dell’incredulità causate, per esempio, dalla manifestazione di anti-cattolici, durante il conclave in piazza S. Pietro o dalla Piazza Navona semivuota in cui il supercattivo entra con un furgone, fregandosene evidentemente (beato lui!) di varchi attivi e zone pedonali, o dagli errori sulle liturgie ecclesiastiche… Sì, penso che cercherò di evitare…! Se potete, fatelo anche voi.
È senz’altro piacevole vedere come gli americani vedono Roma, anche se, come al solito, cercano di distruggerla; pare non ci sappiano stare senza la voglia di far saltare per aria Colossei e Basiliche. Ed è curioso vedere muoversi le nostre forze dell’ordine in un Kolossal Hollywoodiano. Eviterò, infine, molto accuratamente di narrarvi il fantascientifico finale in cui antimateria, Camerlenghi aviatori e una quanto mai coreografica Piazza S. Pietro digitale vengono miscelati in maniera del tutto scriteriata da un Ron Howard i cui Happy days sono quanto mai lontani (lo so: battuta scontata, ma mi adeguo verso il basso). E nessun Fonzie potrebbe farci nulla. Neanche dando pugni ad un jukebox office che senz’altro premierà lo sforzo.
Comunque, battute sarcastiche a parte, le due ore passano spensierate, torcicollo e membra formicolanti a parte, e resta comunque il piacere di aver fatto parte di questo baraccone mediatico ambulante sul quale il cinema americano gira il mondo, vendendo elisir di lunga vita e sogni ad occhi aperti, in questa sorta di postmoderna mitopoiesi che, se da un lato ci fa rimpiangere aedi capaci di narrare le gesta eroiche di Achille e Ulisse, dall’altro, in fondo, ci rende figli dei nostri tempi. E per quanto mala tempora currunt, da bravi figli, contestiamo, deridiamo, ma alla fin fine, non possiamo rinnegare del tutto il piatto in cui mangiamo. E così, pur anelando alla più raffinata nouvelle cuisine e alla più sostanziosa amatriciana casalinga, non rinunciamo, ogni tanto, nostro malgrado, al rozzo Big Mac.
La recensione è tratta dal divertente "Anteprima Mondiale Angeli e Demoni"
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