Mikael Blomkvist, giornalista economico e direttore della rivista "scomoda" Millennium, ha perso il processo contro un finanziere senza scrupoli che aveva accusato di loschi traffici e viene condannato per diffamazione. Mikael, che si e’ fatto incastrare ingenuamente, lascia la rivista ed accetta un incarico molto particolare da un altro magnate dell'industria, Henrik Vanger, che gli chiede di scoprire la verità sulla sorte di sua nipote Harriet, scomparsa quarant’anni prima in circostanza misteriose.
Il giornalista si mette al lavoro senza troppa convinzione, ma potra’ contare sull’aiuto di una bravissima e coraggiosa “hacker”, la giovane Lisbeth Salander che, incuriosita da lui, segue inizialmente il caso da lontano violando il PC del giornalista, fino ad entrare direttamente in scena accanto a Mikael, fornendogli un aiuto decisivo per risolvere un caso che si rivelera’ molto piu’ inquietante e difficile del previsto.
Adattamento di un bestseller del compianto Stieg Larsson, che ha ridato vita al genere del giallo giornalistico, il film di Niels Arden Oplev è basato su uno script che alleggerisce in maniera oculata il dettagliatissimo romanzo di Larsson e ne mantiene il vigore e l'ingegnosa struttura narrativa. Il film emoziona subito lo spettatore con un ritmo ed un succedersi di eventi che non lasciano tregua: fino a che Mikael e Lisbeth non si incontrano, il regista narra in parallelo le loro storie che si intrecciano a distanza. Rispetto al primo libro della trilogia, il regista aggiunge rivelazioni sul passato di Lisbeth che si rivelano utili a comprendere la psicologia del complesso personaggio ed e' bravo a mantenere sempre molto elevato il ritmo della narrazione non cadendo nella trappola di chi, per seguire pedissequamente il racconto di un romanzo, finisce col dimenticare che sta girando un film e non scrivendo un libro.
La pellicola si giova anche di un’ambientazione molto suggestiva, nella bellissima Stoccolma e nei suoi dintorni. La neve che ricopre gran parte del paesaggio evoca una suggestione di silenzio che contribuisce a creare un’atmosfera misteriosa e drammatica. Ottimi gli attori svedesi, da Michael Nyqvist, un giornalista di grande sensibilita’ e coraggio, ai membri del clan dei Vanger, con una menzione speciale per la bravissima attrice danese Noomi Rapace, che interpreta quel personaggio memorabile che è la geniale, elusiva e spigolosa Lisbeth Salander con una grinta e una sensibilità sorprendenti.
Il film e’ vietato ai minori di 14 anni e, per la crudezza di alcune scene e l’efferatezza dei delitti su cui si svolgono le indagini, e’ un divieto che si deve intendere come tassativo.