Era tanto tempo che Hollywood non ci regalava una commedia sentimentale cosi’ divertente! C’e’ riuscita la regista Anne Fletcher giovandosi di tutto quello che e’ necessario a realizzare una commedia azzeccata: sceneggiatura, personaggi, attori principali e di contorno, dialogo brillante, situazioni divertenti che si succedono velocissime grazie ad un ottimo montaggio.

La trama e’ un brillante intreccio fra le situazioni de “Il diavolo veste Prada” e “Green Card”: Andrew Paxton (Ryan Reynolds, che ricordiamo ottimo protagonista di “Certamente, forse”) è un giovane ambizioso che sogna di diventare redattore di una casa editrice in cui lavora come assistente esecutivo della temuta e spietata Margaret Tate (Sandra Bullock). La donna scopre però che rischia di essere rimpatriata nel suo paese d’origine, il Canada, per problemi di visto ed organizza un matrimonio d'interesse con il suo "segretario", il quale acconsente solo per ottenere la sua attesa promozione. I due partono allora per Sitka, in Alaska, dove Andrew dovrà annunciare il fidanzamento e le nozze lampo alla sua adorabile famiglia, mentre alle calcagna c'è un determinato funzionario dell'ufficio d'immigrazione che, come in “Green Card”, cerca di dimostrare l’inganno alla base del matrimonio.

La vicenda si svolge, per la maggior parte, tra le montagne ed i bellissimi laghi dell’Alaska ed e’ un susseguirsi di situazioni molto divertenti, anche grazie all’entrata in scena di formidabili personaggi di contorno, tra cui ricordiamo la nonna novantenne che pratica bizzarri riti indiani, interpretata da un'irresistibile Betty White, e Ramone, tuttofare ed unico “ballerino esotico” di Sitka (il comico cubano Oscar Nuñez).

La Bullock e Reynolds duettano benissimo, incappando in una serie di equivoci e situazioni imbarazzanti che riescono a trascinare il pubblico alla risata. Tutte le situazioni umoristiche non sono mai forzate, grazie anche all’intelligente regia della Fletcher ed all’ottima sceneggiatura.