Il Colonnello delle SS Hans Landa è soprannominato il “cacciatore di ebrei” perché, come nessun altro nazista, riesce a scovare chiunque si nasconda o trami alle spalle di Hitler.
I Bastardi sono un gruppo di ebrei americani guidati dal tenente Aldo Raine che vanno in giro a massacrare i loro persecutori prendendo ogni volta il loro scalpo come trofeo.
Shosanna è una ragazza sfuggita ad un massacro che si rifà una vita in Francia gestendo un cinema locale, ma che si trova nuovamente ad affrontare le persone che hanno ucciso la sua famiglia.
In un film dove la vendetta è protagonista, le tre storie si intersecano per confluire in un attentato ai più alti esponenti della Gestapo.
Ancora una volta Tarantino riesce a fare centro mettendo in scena tutto il suo amore per il Cinema e confezionando una storia che porta il suo indelebile segno di riconoscimento.
Un Cinema amato, divorato, digerito dal regista e fatto suo, reso nuovo.
Alla base del film c’è un omaggio al nostro Enzo Castellari che ha ispirato la storia con il suo “Quel maledetto treno blindato” (1978) il cui titolo inglese era proprio “Inglorious Bastard”, ma di cui Tarantino non ha mai avuto l’intenzione di farne un remake.
C’è tanta ironia e tensione; una suspense hitchcockiana pervade tutto il film, con quelle scene dove lo spettatore sa che l’attore a sua volta sa; scene in cui chi guarda percepisce che sta per accadere qualcosa di grave, di grosso, ma il “quando” resta oscuro. E mentre si aspetta che l’epilogo avvenga, la tensione sale e sale ancora fino ad urtare i nervi, magari sfociando in qualcosa di totalmente inaspettato.
Di sicuro non è un film facilmente digeribile per tutti.
Caldamente consigliato a tutti i fan del regista che, ancora una volta, non rimarranno delusi!