Premessa: le tre stellette e mezza di giudizio sono riferite esclusivamente ad una valutazione tecnica della pellicola dove spicca un perfetto lavoro di montaggio.
Il film propone un collage di scene tratte dalle prove generali dei concerti che avrebbero riportato sul palco il Re del Pop, Michael Jackson, dopo un’assenza di oltre dieci anni, se non fosse stato per la sua prematura scomparsa all’età di cinquant’anni, poche settimane prima dell’inizio del tour.
E’ una produzione realizzata esclusivamente per i fan del cantante che aspettavano in trepidazione l’evento, per mostrare loro cosa avrebbero visto se…
Ma il film può essere sicuramente apprezzato da tutti: chiunque conosce le hit del cantante e lo spettacolo che offre è qualcosa di mai visto nella storia della musica dal vivo, qualcosa che nessuno ad oggi ha mai realizzato e che difficilmente nessuno realizzerà considerato l’altissimo sforzo produttivo.
Trovate scenografiche senza precedenti, effetti speciali in “presa diretta”, filmati realizzati appositamente pensati come sfondo dello show, dietro ad un gruppo di ballerini perfettamente sincronizzati.
Qualche esempio: una sequenza in cui Jackson interagisce con una Rita “Gilda” Hayworth e inseguito, si lancia da una finestra per finire sul palco ad iniziare la sua canzone; una scena realizzata in 3D per la famigerata “Thriller” in cui paurosi zombie si avvicinano pericolosamente al volto dello spettatore lasciando per ultimo un ragno gigante che, dopo aver terrorizzato il pubblico, arriva sul palco lasciando sbucare da sotto la sua pancia mister Jackson; ballerini moltiplicati al computer dietro quelli veri in prima fila!
Il film, oltre a stupire, dà la possibilità di capire quanta passione, amore e professionalità il genio di Michael Jackson riponeva in ogni minimo dettaglio.
Incredibilmente pieno di energia, non poteva fare a meno di scatenarsi nel ballo e nel canto quando, solo a parole, diceva di volersi risparmiare in voce e forze durante le prove…
Tutto doveva essere perfetto, ma solo lui sapeva come poteva esserlo!
A completare l’omaggio, durante lo scorrere dei titoli di coda, la sua canzone inedita che prende il nome dallo spettacolo … “This is it”, “questo è quanto”.
Se per i “non addetti” è sicuramente uno show bellissimo da vedere, il film può provocare reazioni contrastanti tra i fan: nostalgia dovuta alla perdita del cantante e rabbia nel rendersi conto che razza di spettacolo sarebbe stato, oppure una voglia incondizionata di ballare, cantare e di amare la vita affrontandola ancora più carichi di energia!