Finalmente, dopo “Ex”, il cinema italiano riprova a cimentarsi nella commedia “di qualità”, senza l’uso del linguaggio pecoreccio dei cine-panettoni natalizi, ma cercando di catturare la risata dello spettatore con una trama ben intrecciata e con un dialogo e personaggi divertenti.
So che molti critici “snob” hanno stroncato questo film: e’ la moda purtroppo in vigore in Italia, che ha distrutto la commedia che una volta ci vedeva grandissimi. Ma i film come questo ci fanno sperare che le cose possano cambiare e ritornare a proporre un prodotto ben fatto anche in questo campo.
Brevemente la trama: nello stesso periodo e nella stessa città quattro coppie si devono sposare. Ci sono i precari (Dario Bandiera e Isabella Ragonese) che, per non rivelare la loro indigenza ai parenti meridionali, imbucheranno settantadue invitati al gigantesco e coatto matrimonio tra il finanziere truffaldino e la giovane stellina televisiva (Gabriella Pession e Francesco Montanari), e c'è la coppia multietnica composta dalla figlia dell'ambasciatore indiano (Moran Atias) ed il pugliese di origini contadine (Luca Argentero) che lavora nel commissariato in cui un PM tutto casa e lavoro (Filippo Nigro) si innamora della giovane promessa sposa di suo padre (Carolina Crescentini).
Oggi sposi e’ un ottimo prodotto, di quelli che andrebbero imitati, replicati e fatti girare. Il nuovo film di Luca Lucini è infatti uno splendido esempio di quel cinema industriale di qualita’ che non riusciamo ad avere, un film che si appoggia a tutti gli elementi più in voga (dal sentimentalismo comico al trend bollywoodiano) con una sceneggiatura estremamente divertente ed originale, un montaggio impeccabile ed una regia perfetta.
Da ricordare, oltre agli attori citati in precedenza, il bravissimo Hassan Shapi (il muratore egiziano in “Lezioni di cioccolato”) nella parte dell’ambasciatore indiano, Michele Placido perfettamente a suo agio nella parte del padre contadino di Luca Argentero, ed un redivivo Renato Pozzetto.
C’e’ solo da sperare che il cinema italiano prenda esempio da Lucini e la smetta di essere succube dei soliti critici snob che lo stanno rovinando.