Decisamente interessante e affascinante questa curiosa opera prima di Giuseppe Capotondi.
Cercherò di non dire nulla della trama, per non togliere a voi lettori lo stesso stupore che ho provato io, sedendomi in sala, credendo di vedere un film e vedendone poi tutt’altro o, forse, sarebbe meglio dire, tutt’altri.
Alcune sbavature ci sono, alcuni luoghi comuni del genere e sottogenere, ma la prova dei due attori, Kseniya Rappoport, vincitrice della Coppa Volpi come miglior attrice a Venezia e Filippo Timi, già apprezzato protagonista di “Come Dio comanda” e “Vincere” (attore da tenere senz’altro d’occhio), supportati da ottimi caratteristi, rende questo avvincente film una bella sorpresa, nel panorama, a volte colpevolmente asfittico, del nostro spesso vituperato cinema italiano.
Torino, città che si sta dimostrando sempre più cinematografica, è una perfetta cornice, cupa e solitaria, avvolgente e distaccata.
Da vedere.