La storia del film passa in secondo piano di fronte allo stordimento sensoriale che diventa la sua principale ragion d'essere. “2012”, secondo una profezia Maya, e’ l’anno in cui avverra’ la fine della Terra e Roland Emmerich, regista “principe” dei film catastrofici (tra cui ricordiamo “Indipendence day”, “L’Alba del giorno dopo”) ci si butta a capofitto. Il film e’ pieno di effetti speciali di ottimo livello spettacolare, anche se la veridicita’ e’ stata completamente abbandonata in favore della “favola apocalittica”.

Brevemente la storia: nel 2009, in un centro di ricerca indiano situato a 4000 mt di profondita’, si studiano i neutrini (particelle che, essendo dotate di massa nulla e velocita’ pari a quella della luce, sono le uniche che riescono a penetrare l’enorme strato di roccia che sovrasta il laboratorio e possono quindi essere tracciate). Improvvisamente viene rilevato un improvviso aumento dei neutrini dovuto a fortissime tempeste solari, che provoca il surriscaldamento del nucleo terrestre.

La scoperta viene studiata dal giovane scienziato Adrian Helmsley, che stima che gli effetti catastrofici sulla crosta terrestre si produrranno dopo molti anni e decide perciò, in accordo con i consiglieri del governo americano, di studiare un piano di evacuazione mantenendo il segreto sulla futura minaccia globale. Dopo soli tre anni, invece, il mantello terrestre comincia a fondere e sulla costa californiana appaiono le prime gigantesche crepe. Jackson Curtis, scrittore di romanzi di fantascienza di scarso successo, se ne accorge mentre si trova in campeggio con i figli nel Parco di Yellowstone: il lago si è completamente prosciugato e un conduttore radiofonico pazzoide diffonde in diretta aggiornamenti sull'imminente fine del mondo... 

Se si decide di andare a vedere un film del genere occorre essere preparati allo stordimento che causeranno gli effetti speciali continui, con il sonoro rutilante, che costituiscono la sua ragion d’essere. Emmerich sembra divertirsi, come in un gigantesco Luna Park, a disintegrare sullo schermo città, nazioni e continenti, a offrire spettacoli di devastazione apocalittica tra crateri che si aprono e miracolosamente non ingoiano mai i protagonisti, gigantesche nubi piroclastiche che, incredibilmente, lasciano illeso l’aereo che le attraversa, grattacieli che crollano decretando in pochi secondi la fine della civiltà occidentale. In mezzo a tutto questo si intrecciano le storie dello scrittore di fantascienza e degli altri personaggi, tra cui l’immancabile Presidente americano “eroico”, che si muovono sullo sfondo di un programma segretissimo che ha lo scopo di selezionare i più adatti al proseguimento della specie, che dovranno ricostruire la società dopo il cataclisma.  

I film di Emmerich non danno in genere agli attori la possibilita’ di cimentarsi in interpretazioni memorabili, e questo non fa eccezione: uno statico John Cusack interpreta lo scrittore di fantascienza, Chiwetel Ejiofor (attore che abbiamo recentemente ammirato in “Piccoli affari sporchi”, ultimo film del Cineforum dedicato all’Immigrazione) e’ lo scienziato che prevede la catastrofe, Amanda Peet (la simpatica fidanzata di Jack Nicholson in “Tutto puo’ succedere”) con i suoi "occhioni" azzurri e’ la ex moglie dello scrittore, e la bellissima Thandie Newton la figlia del Presidente degli Stati Uniti. Il cast e’ completato da Danny Glover (partner di Mel Gibson nella serie "Arma Letale") nella parte cameo del Presidente e Woody Harrelson (il fratello bizzarro di Matthew McConaughey in "EdTv") nella parte dello svitato Hippie profeta di sventure.