Percy Jackson è uno studente svogliato come ce ne sono tanti quando, un giorno, scopre di essere il figlio avuto dall’unione di un dio e un umano, un semidio.
E nel suo caso, il genitore è uno degli dei più importanti dell’Olimpo: Poseidone!
Perplesso e incredulo, d’improvviso si trova catapultato in una realtà costellata di figure mitologiche. Per riuscire a sopravvivere tra centauri e minotauri viene portato in una scuola per semidei dove impara a combattere e ad usare i suoi poteri.
Ad aggravare la sua situazione sono gli importanti fratelli del padre, Ade e Zeus che accusano il ragazzo di aver rubato la folgore che conferisce il potere dei fulmini e il predominio sugli altri dei.
Percy si trova costretto, così, a dover fuggire dalla scuola e ad intraprendere un viaggio fino agli inferi per dimostrare la sua innocenza, scongiurare una guerra tra dei e salvare la madre rapita da Ade.
Paragonato da tutti ad Harry Potter per varie analogie, “Percy Jackson - Il ladro di fulmini” è l’inizio di una nuova intrigante saga per ragazzi che riporta in auge la mitologia greca, un filone che è stato protagonista dei più famosi classici film fantasy e d’avventura, ma abbandonato da tempo.
La storia è ricca di spunti interessanti che sicuramente affascineranno i più giovani e i personaggi convincono. Da segnalare la bella e brava Uma Thurman nei panni di Medusa.
Tra gli elementi che accomunano Percy alle vicende della scuola di Hogwarts, c’è il fatto che anche questa storia è la prima di una lunga saga che, per ora, conta cinque romanzi da cui attingere (ad oggi, in Italia, è stato editato solo il primo).
Parlando della trasposizione cinematografica, non è da sottovalutare la regia di Chris Columbus che ha diretto i primi due episodi di Harry Potter.
Nota di merito al protagonista, l’appena diciottenne Logan Lerman che, con il suo sguardo furbetto e accattivante, riesce a rimanere decisamente più simpatico del “maghetto”. Forse è proprio il suo bel faccino e il suo carisma che hanno convinto la Sony a nominarlo quasi definitivamente il prossimo interprete della nuovo capitolo di Spiderman.
Se, però, gli elementi ci sono tutti per definirlo un ottimo prodotto per famiglie, il film risente pesantemente del fatto che sia i romanzi, sia la pellicola sono made in USA. E, si sa, elementi di cultura millenaria dati in pasto alla fantasia americana, finiscono per perdere la sacralità che portano per piegarsi alle leggi di Hollywood.
A parte la condivisibile scelta stilistica di rendere “moderni” i protagonisti, la storia si sviluppa interamente nel nuovo continente ed ecco trovare la porta dell’Olimpo in cima all’Empire State Building o l’ingresso nell’Ade sotto la scritta di Hollywood.
Un viaggio in Grecia non avrebbe fatto male a nessuno!