Se i vostri cuori si sono induriti molto tempo fa e vi beate di definirvi cinici, questo non è certo il film per voi. O forse sì. Fatto sta che nella fabbrica dei sogni di Hollywood si pensava a tutt’altro genere di spettatore, quando hanno chiamato il regista Brett Ratner per confezionare questa ennesima commedia romantica sentimentale, strenna natalizia densa come la melassa di buoni sentimenti per cuori palpitanti e avidi di happy end. I referenti del film non sono poi così oscuri. Tutto nasce dal Canto di Natale di Dickens e da “La vita è meravigliosa”, con tanto di omaggio che assume le fattezze di campanello della bicicletta. Il tenero e simpatico angelo Clarence è stato sostituito da un afroamericano con la pistola, ma del resto i tempi cambiano… E, soprattutto, Ratner non è Frank Capra. Ma non mi metterò a svelare una trama rodata, il cui inizio anticipa anche la prevedibile fine, né a fare paragoni ingenerosi. Infatti, l’obiettivo che un film di questo tipo si prefigge, non è certo quello di entrare nella storia del cinema. No, Family man, vuole essere solo una commedia spensierata portatrice di un messaggio positivo, capace di esaltare valori come la famiglia, l’amore, l’amicizia, sempre più rari nella vita reale, mangime commestibile per un pubblico che preferisce sognare in una sala buia ciò che invece avrebbe a portata di mano. D’accordo, il film non brilla per originalità, ma dopo averlo visto e deriso pubblicamente, possiamo toglierci la corazza di cinismo della quale ormai ci rivestiamo da anni e chiederci anche noi, come il protagonista, cosa sarebbe successo alla nostra vita se, anziché seguire la strada del profitto e della ragione, ci fossimo fermati ad ascoltare il folle presentimento della donna che amavamo…
E allora, chissà, se scoprissimo di essere ancora capaci di lasciarci andare a un gioco di immaginazione, se scoprissimo che dentro di noi abbiamo la fantasia per vivere infinite storie, ecco, se tutto ciò fosse ancora possibile, allora questo film avrebbe raggiunto il suo umile scopo di ricordarci cosa davvero conta nella vita.