Shrek, il verde orco protagonista dell’omonima serie di
lungometraggi, che detto tra noi è il personaggio con meno carisma tra tutti i comprimari,
ci saluta con questo esilarante quarto e ultimo (?) episodio. E come in ogni
favola che si rispetti “…vissero tutti felici e contenti” come recita il titolo.
Il punto di domanda sulla reale conclusione è d’obbligo; ad ogni modo sono già
in cantiere due cortometraggi e sicuramente sentiremo ancora parlare della vita
al villaggio di Molto Lontano.
Nel quarto capitolo, Shrek, stufo della sua stressante vita da
marito e padre, stringe un patto con il malvagio Tremotino che, con l’inganno e
prendendo spunto da Frank Capra (La vita è meravigliosa), proietta il nostro
eroe in una dimensione parallela. Qui nessuno ha salvato la principessa Fiona e
“Molto Lontano” è allo sfacelo, sotto l’egemonia del piccolo stregone. Riuscirà
il buon orco a far innamorare nuovamente di sé la principessa e a salvare Molto
Molto Lontano tornando alla dimensione presente?? La risposta è sottointesa.
Più che un sequel, questo ultimo episodio sembra un riscatto
del suo predecessore “Shrek Terzo” che poco aveva entusiasmato il pubblico. Una
sorta di “scusateci, questo è quello buono e poi basta”.
In effetti il film, pur risentendo della stanchezza della
longevità della serie che non innova, ma rinnova a malapena, è un prodotto
molto godibile. Il suo dovere di intrattenere riesce ad assolverlo pienamente
creando siparietti comici davvero notevoli. Primo fra tutti, che vale da solo
il prezzo del biglietto, è il Gatto con gli stivali in versione obesa.
Tante citazioni e per la prima volta, per Shrek, la visione
in 3D nei cinema predisposti.