Un giovane letterato, Omar Razaghi (Omar Metwally), intende
redigere una biografia su Jules Gund, uno scrittore morto suicida ed autore di
un unico romanzo. La famiglia però gli scrive una lettera in cui si oppone al
suo progetto. Deciso a non arrendersi Omar parte per l’Uruguay dove gli eredi,
ignari del suo arrivo, lo ospitano per alcuni giorni. Sarà un soggiorno pieno
di sorprese che riserverà al giovane anche un episodio spiacevole.
“Quella sera dorata”, tratto dall’omonimo romanzo di Peter
Cameron e diretto da James Ivory, appartiene a quel genere di film ben
confezionati, eleganti, interpretati da attori di indubbia professionalità e
dal sapore teatrale. Di conseguenza non possiamo che apprezzare l’impegno
dimostrato in primis dal regista e dagli attori nella realizzazione di un film
più che decoroso che tuttavia va a collocarsi tra i lavori minori di Ivory. È
inutile dire che tra gli attori primeggia Antony Hopkins, già protagonista di
altre opere del regista, perfetto nel ruolo del fratello dello scrittore. Ma
“quel che resta del film” (per citare uno dei loro migliori lavori) sono
soprattutto i bei paesaggi sudamericani, le suntuose scenografie e l’accurata
descrizione dei particolari.