Tre uomini incontratisi per puro caso (Fabio Volo, Pier Francesco
Favino e Paolo Sassanelli) decidono di rapire un ministro e di versare i soldi
del riscatto alla vedova di un operaio di Marghera. Ma l’organizzazione
sgangherata, cui si aggiungono anche una giornalista (Claudia Pandolfi) ed il
goffo cugino di uno di loro (Giuseppe Battiston), commette un piccolo (si fa
per dire) errore che li costringerà a fuggire sui monti valdostani.
Diretto da Lucio Pellegrini, che esordì nel 1999 con il simpatico “E allora mambo!”, “Figli delle stelle” è un film molto divertente e
spensierato, con una storia davvero originale e con un gruppo di attori in
piena forma (tra gli altri ricordiamo Giorgio Tirabassi nel ruolo del rapito).
Nella seconda parte la vicenda assume un tono sempre più surreale che talvolta
però sfocia in una comicità quasi fumettistica: un difetto su cui però si può
tranquillamente sorvolare. Il film, il cui titolo richiama un brano di grande
successo degli anni settanta, lascia però spazio anche alla riflessione e
contiene richiami all’attualità: le morti bianche, il terrorismo, la
corruzione.
Da vedere senza indugi.