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Rapunzel - L’intreccio della torre ("Tangled")

(di Penelope Pit-Stop)
 
Rapunzel. Una favola? Per niente. Ma al tempo stesso lo è, una delle più belle raccontate dalla Disney.
Una bimba rapita, una figlia perduta.
I rapporti familiari, i ricatti affettivi, la crescita, la ribellione.
Una storia che parla ai più piccoli, ma dice molto ai più grandi.
Tutti seguiamo una luce nella vita, tutti abbiamo un sogno, una meta in fondo al cuore.
A volte smarriamo la via, ma sappiamo che quella luce nella vita non è casuale, è lì proprio per noi, è una luce che ci conduce alla Verità.
Film bellissimo, denso di significati, divertente, incalzante, bei personaggi, bellissimi disegni. Non perdetelo!
 
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(di Technino)
 

“Rapunzel – L’intreccio della torre”, titolo ridondante che sostituisce l’originale “Tangled” (intrecciata), e’ un bellissimo film di animazione, in cui si vede nettamente l’influenza di John Lasseter, il genio che ha realizzato i migliori film della Pixar.

La principessa Rapunzel vive perennemente rinchiusa in una torre, tenuta segregata da un perfida vecchia che, rapitala dalla culla quando era ancora in fasce, sfrutta il potere dei suoi capelli d’oro per mantenersi eternamente giovane. Rapunzel si rassegna a vivere nell’angusta stanza della torre perche’ spaventata dalla “matrigna”, che le fa credere che il mondo esterno sia pieno di pericoli da cui il suo “amore di madre” vuole proteggerla. Cresce fino ai suoi 18 anni guardando ogni anno il volo delle lanterne luminose che vengono lasciate salire in cielo a migliaia dai suoi genitori, il giorno del suo compleanno, nella speranza che la figlia perduta possa vederle e seguire la strada che la riporti a casa.

Ma i 18 anni sono speciali e Rapunzel trovera’ un inaspettato aiuto da un cavaliere “con macchia” ma senza paura che casualmente, nel tentativo di nascondersi dai soldati del Re, scala la torre in cui viveva segregata. Questo l’inizio del film, lasciamo il resto alla visione dello spettatore.  

Il film e’ senz’altro il migliore di quelli prodotti recentemente dalla Disney e, grazie a Lasseter, si avvicina a quelli inimitabili della Pixar: la figura della principessa e’ assolutamente moderna, simpatica, piena di dubbi ma anche di entusiasmo e di energia (non lasciatele in mano una padella…). Le espressioni che riescono a darle gli animatori sono spiritose e piene di umanita’, e quindi ci si affeziona subito al personaggio (la prima regola per la riuscita di un film d’animazione…). Intorno a Rapunzel gravitano una serie di “animali” divertentissimi, dal piccolo Camaleonte Pascal, suo protettore, al Cavallo Maximus, che e’ protagonista di alcune delle scene piu’ divertenti del film.

Originale l’idea della prigione “sentimentale” in cui e’ rinchiusa Rapunzel: a tenerla intrappolata nella torre, infatti, non è un vincolo fisico, potrebbe uscire quando vuole se non fosse tenuta in scacco dalla paura instillatale fin dalla più tenera età dalla matrigna e dal ricatto sentimentale di quella che, fingendosi sua madre, professa un amore sconfinato nei suoi confronti.

Le scene in cui la matrigna, con le sue false dimostrazioni d'amore, riesce a tenerla legata a se’ sono un misto di comicita’ e dramma, argomenti seri raccontati con grande leggerezza per adattarli all’infanzia, senza perdere pero’ la forza del linguaggio.

 

Passando al lato tecnico, le animazioni, come detto, hanno un disegno ed una capacita’ di mostrare i sentimenti dei personaggi che Lasseter, dal 2006 capo del reparto animazione sia della Pixar che della Disney, ha trasmesso a quest’ultima.

Il 3D con lo standard “RealD” (quello con gli occhiali polarizzati “a perdere” e lo schermo argentato) e’ perfetto: nitido, non stanca la vista, molto contrastato e pieno di colore. 

In conclusione un film di animazione di grande livello, che non manchera’ di affascinare sia i bambini che gli adulti che amino lasciarsi trascinare dalla fantasia ed abbiano conservato dentro di se’ l’entusiasmo della gioventu’.

 
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(del nostro lettore di Butterfly)
 
Rapunzel, un film di animazione eccezionale sia per le scene ma soprattutto per i dialoghi semplici, ironici, e attuali rivelanti i dubbi ancora oggi nascosti nel profondi incoscio della persona.
Un film destinato ai piccoli che diventeranno grandi e quindi non solo ai piccoli di età ma a tutti coloro che non hanno ancora sciolto alcuni dubbi della vita perchè intrappolati nella propria "Torre" convinti che l'andare oltre possa deludere qualcuno, una madre, un padre ecc., e per questo si trovano a vivere una finta vita, una menzogna pur di non deludere. Ma solo l'amore, la lotta, il coraggio, il mistero, la ricerca e l'andare oltre se stessi può condurre alla verità.... alla ri-scoperta di se stessi e incontrare l'altro nella verità.... chiunque esso sia.
Un film ricco di significati sottili da cogliere divertendosi e perchè no, commovendosi anche un pò.
 
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