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| SCRIVI IL TUO COMMENTO | PAGINA RECENSIONI | | The Amazing Spider-Man
| (di L’Irriverente) | | | Trattandosi della nascita de L'Uomo Ragno, essendo il film un cosiddetto "reboot", potrebbe sembrare una presa in giro raccontare la trama di questo film.
Tuttavia, alcuni elementi si discostano dal già conosciuto e bisogna anche considerare che qualcuno potrebbe non conoscere l'arrampicatore mascherato, quindi:
c'è un ragazzo, Peter Parker che, dalla perdita dei genitori, è affidato agli zii. E' un liceale come tanti altri, con i suoi problemi e una cotta per la compagna di classe. Un giorno scopre in soffitta una valigetta nascosta che apparteneva al suo papà e contenente documenti segreti che lo portano dritto dritto dal dottor Curt Connors, uno scienziato che studia la possibilità di fondere insieme cellule umane e animali. Una volta nel suo laboratorio Peter viene morso da un ragno acquisendone tutte le caratteristiche, dalla forza alla capacità di arrampicarsi sui muri.
Da qui prende il via lo SpiderMan di Webb, un regista con un solo lungometraggio alle spalle e con un nome che sembra predestinato al film (Web con una sola "b" significa anche ragnatela) a cui viene affidato un giocattolo grande da cui, parafrasando la storica frase dei film di Raimi, derivano grandi responsabilità!
La più importante è riuscire a non far pensare alla trilogia con Tobey Maguire che ha riscosso parecchio successo e che è terminata solamente 5 anni fa, operazione pressochè impossibile.
Il regista prova a non badare alla questione e va dritto per la sua strada proponendo uno Spiderman inizialmente bulletto e contento dei suoi poteri portando avanti il messaggio che si può sempre reinventare tutto.
Purtroppo lo fa non molto aiutato dagli effetti speciali, dall'ormai conosciuto 3D, che non aggiunge poi tanto, e da una produzione che vuole mettere bocca ovunque (forse per questo ha scelto un regista alle prime esperienze cinematografiche).
Il film è comunque divertente e da vedere per un sano entertainment! Spiderman è pur sempre Spiderman!
Peccato che per tutto il film aleggia la domanda "ma era proprio necessario ripartire da zero con un nuovo film?"
La risposta è semplice: la Columbia Picture (leggi Sony) se non avesse sfornato presto un nuovo film, avrebbe perso i diritti sul supereroe dalle uova d'oro che sarebbero, in tal caso, tornati alla Marvel che ora gestisce tutto in autonomia.
Un quarto capitolo, quindi, si doveva fare per forza e difficilmente avrebbe convinto la vecchia squadra a riunirsi nuovamente, meglio fare tabula rasa!
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| | | (del nostro lettore Abdulrahman) | | | Caligari is deservedly one of the best known and most puploar silent films for its visual aesthetic. It's so far out there that it remains startling and fresh, even after repeated viewings. It's the most extreme example of German Expressionism in film, a visual representation of post-war social madness. I have mixed feelings about the ending. I sympathize with the filmmakers who lost their original ending, since the twist does indeed compromise the social message they intended. On the other hand, the re-written ending is more satisfying for most audiences and made the film much more commercial. |
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