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| SCRIVI IL TUO COMMENTO | PAGINA RECENSIONI | | 007 - Skyfall
| (di Technino) | | | 
James Bond deve recuperare un file prezioso che contiene i nomi degli agenti del MI6 infiltrati nei servizi segreti stranieri, e che e’ finito nelle mani di un killer professionista. Bond lo insegue cadendo sotto i colpi del fuoco amico, ordinato dalla stessa “M”.
Precipitato e disperso dentro una cascata, Bond viene dichiarato morto e compianto in un formale necrologio scritto da “M” in persona…..
Fermiamo qui l’incipit della trama, che chi ha visto il trailer del film gia’ conosceva.
Skyfall, ventitreesimo film della serie diretto da Sam Mendes, fa vedere un James Bond vulnerabile, molto “umano”, preoccupato dal pericolo in cui si trova “M”, minacciata da un figliolo tutt’altro che prodigo: l’ex agente del MI6 Silva, interpretato magistralmente da Javier Bardem, un “villain” freddo e spietato, di quelli che non si dimenticano.
Daniel Craig, il miglior Bond di sempre secondo chi vi scrive, interpreta la sua parte con una grande prova di attore, riuscendo ad entrare ed a farci entrare nei meandri di un agente segreto tormentato dal suo passato e dalla responsabilita’ di proteggere “M”, una sorta di Madre putativa, da un nemico inafferrabile e spietato.
La regia di Mendes e’ perfetta, la sceneggiatura ottima, le scene d’azione spettacolari: se aggiungiamo la bravura di tutti gli attori, con una Judi Dench che da’ vita ad una “M” straordinaria, capace di esprimere tutto il suo sentimento con un semplice sguardo, gelido ed allo stesso tempo pieno di affetto verso 007, abbiamo come risultato un film di grandissimo impatto.
Skyfall e’ in assoluto uno dei migliori film di James Bond, che riuscira’ a catturare l’attenzione anche di chi non e’ un fan dei film dell’agente con il doppio zero. Da vedere.
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| | | (del nostro lettore Umberto) | | | A me il film è piaciuto poco, non per la buona prestazione degli attori ma per una serie di situazioni superficiali che mi hanno dato la sensazione di una sceneggiatura scritta senza tenere conto del buon senso. Un primo caso è quando James Bond insegue il biondo cattivo sotto la metropolitana; il cattivo sta salendo una scala e Bond lo sta per fermare, il cattivo lo blocca dicendo qualcosa, preme un pulsante che fa scattare una bomba proprio sopra la testa di Bond e dopo pochissimi secondi arriva una serie di vagoni della metropolitana (straordinariamente sincronizzati con la bomba e con la posizione di Bond!!!) che deragliano nel buco, rischiando di colpire Bond... la situazione è veramente priva di credibilità.
La seconda situazione è quando Bond porta 'M' nella sua casa di infanzia, per attirare, come una esca, il biondo cattivo... bene, non si capisce come mai Bond usi l'esca M senza preparare una sicura difesa, senza portarsi dietro risorse di armi, e risorse di persone in grado di difenderli: l'effetto sarà che Bond ed M verranno affrontati dai cattivi di turno scappando al buio nella brughiera aiutati solo da un vecchio governante-tato di infanzia di Bond, che, non si sa perché, è ancora presente nella sua vecchia villa ed è pronto ad aiutarli. Questa superificialità nell'affrontare i nemici da un agente segreto come Bond, che causerà la morte di M, è la goccia che ha fatto traboccare il mio giudizio al film: "superficiale"! |
| (del nostro lettore Umberto) | | | A me il film è piaciuto poco, non per la buona prestazione degli attori ma per una serie di situazioni superficiali che mi hanno dato la sensazione di una sceneggiatura scritta senza tenere conto del buon senso. Un primo caso è quando James Bond insegue il biondo cattivo sotto la metropolitana; il cattivo sta salendo una scala e Bond lo sta per fermare, il cattivo lo blocca dicendo qualcosa, preme un pulsante che fa scattare una bomba proprio sopra la testa di Bond e dopo pochissimi secondi arriva una serie di vagoni della metropolitana (straordinariamente sincronizzati con la bomba e con la posizione di Bond!!!) che deragliano nel buco, rischiando di colpire Bond... la situazione è veramente priva di credibilità.
La seconda situazione è quando Bond porta 'M' nella sua casa di infanzia, per attirare, come una esca, il biondo cattivo... bene, non si capisce come mai Bond usi l'esca M senza preparare una sicura difesa, senza portarsi dietro risorse di armi, e risorse di persone in grado di difenderli: l'effetto sarà che Bond ed M verranno affrontati dai cattivi di turno scappando al buio nella brughiera aiutati solo da un vecchio governante-tato di infanzia di Bond, che, non si sa perché, è ancora presente nella sua vecchia villa ed è pronto ad aiutarli. Questa superificialità nell'affrontare i nemici da un agente segreto come Bond, che causerà la morte di M, è la goccia che ha fatto traboccare il mio giudizio al film: "superficiale"! |
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