Una ragazza, Laura
(Agathe Bonitzer), crede fermamente nell'arrivo di un principe azzurro che
compare spesso nei suoi sogni; Sandro (Arthur Dupont) e’ un giovane compositore
che attende di incontrare la ragazza giusta (che magari potrebbe essere la
violoncellista del suo gruppo musicale…); suo padre Pierre (Jean-Pierre Bacri) si è ricordato casualmente di una profezia
fattagli 40 anni prima da una veggente, che aveva previsto la sua data di morte
proprio per quell'anno, di lì a pochi giorni; la sua ex compagna Eleonore (Valerie
Crouzet) si è stabilita provvisoriamente da lui insieme alle sue due figlie,
dando inizio a una difficile convivenza. Nel frattempo, Laura si sente
irrimediabilmente trascurata dal padre e dalla matrigna (Beatrice Rosen), una
sessantenne che si è rifatta ogni centimetro di viso per combattere il passare
del tempo, e cerca rifugio dalla scombiccherata zia Marianne (Agnes Jaoui), a
sua volta alle prese con una separazione; Marianne pero’ incrocia casualmente
la strada di Pierre...
Il film, diretto da Agnes Jaoui che ne
condivide la sceneggiatura con il compagno Jean-Pierre Bacri, e’ originale e
divertente, costruito come una favola che si svolge ai giorni nostri
ispirandosi a Cappuccetto Rosso ed a Cenerentola che, qui, in una buffa
inversione dei ruoli, diventa un….”Cenerentolo”! E non manca il Lupo, un
giovane sempre vestito di nero che ispira un po’ di inquietudine. Le storie,
che vedono protagonisti personaggi che sono comunque imparentati o conoscenti, si
intrecciano con grande naturalezza e si fanno seguire con divertimento ed
interesse per vedere cosa succedera’ “alla fine della storia” (Au bout du
conte, titolo originale del film), con la consapevolezza che il finale, come in
ogni favola che si rispetti, comportera’ per tutti i personaggi un nuovo inizio.
Gli sceneggiatori riescono a trattare con leggerezza anche temi di un certo
spessore, come la paura di invecchiare e quella di morire, la ricerca della
spiritualità e la scelta del razionalismo, la necessità dell'amore e del
rischio che comporta: temi affrontati tutti con garbo e, soprattutto, con
uno sguardo ricco di empatia.
Il film si giova poi di ottimi interpreti,
fra cui vogliamo citare la simpaticissima Agnes Jaoui nei panni di Marianne,
Jeanne Pierre Bacri nei panni del razionale ed arido Pierre, Agate Bonitzer
negli spaesati panni di Laura ed il magnetico Beniamin Biolay nei panni del
Lupo, il “cattivo” d’obbligo in ogni favola.
In conclusione un film divertente che tratta,
sorridendo, di argomenti seri. Da vedere