Il nuovo episodio
della saga Star Trek diretto da J.J. Abrams non tradisce le attese: e’ il film
di fantascienza piu’ spettacolare che chi vi scrive abbia mai visto. I
personaggi sono interpretati dagli stessi attori, azzeccatissimi, del
precedente film di Abrams, e la tecnologia ha aiutato il regista a rendere
molte scene del film, peraltro realizzate in un 3D allo stato dell’arte,
assolutamente fantastiche, lo spettatore viene letteralmente trascinato nello
spazio a vivere l’avventura con i
protagonisti: astronavi gigantesche, esplosioni e combattimenti spettacolari,
tutto contribuisce a rendere il film un “must” per gli amanti del genere. Ma
sarebbe un peccato che gli amanti del “cinema d’essai”, dei film “con il messaggio”
e, in genere, dei film “impegnati”, lo trascurassero come se fosse un’”americanata”
(come sono soliti dire): se una persona ama il “cinema” per le emozioni ed il “sogno”
che sa dare, amera’ questo film come e’ giusto che sia: un’opera perfetta nel
suo genere, che fa uscire dalla sala letteralmente “stremati” dalle emozioni
che si sono vissute….
Brevemente un
accenno alla trama: Kirk, Spock e compagni sono in missione su un pianeta
ostile, quando il capitano, per salvare la vita di Spock, prende una delle sue
istintive decisioni, violando il protocollo e mettendo a rischio l'intero
equipaggio. Nonostante il successo dell'operazione, al ritorno sulla Terra la
trasgressione viene punita con la retrocessione di grado di Kirk, e lo
spostamento di Spock su un'altra nave. Ma, nel bel mezzo di una riunione di
crisi, la sede della Flotta Stellare viene attaccata apparentemente senza
ragione da un uomo dotato di poteri particolari. L’attentato spinge il
Comandante della Flotta Stellare a restituire a Kirk il comando della sua nave,
affidandogli il compito di uccidere il colpevole dell’attacco…...
Il contrasto tra i
caratteri opposti di Kirk e Spock (a cui danno di nuovo il volto, ottimamente, Chris
Pine e Zachary Quinto) è qui molto marcato, così come più approfondita è la
doppia natura, umana e vulcaniana, del secondo, con l'incapacità malgrado tutto
di tenere a freno la sua componente emotiva. Ma la novità di questo episodio e’
tutta nel “cattivo” splendidamente interpretato da Benedict Cumberbatch: il suo
volto enigmatico e inquietante, e la sua notevole presenza scenica, danno nuova
vita ad uno dei personaggi storici della saga, il terribile Khan, un
personaggio complesso, pericoloso ma perfettamente umano nelle motivazioni, che
qualcuno ha paragonato, non senza ragione, a Roy Batty di Blade Runner.
La manichea divisione tra bene e male, sfuma cosi’ in una complessità che
accomuna tutti i personaggi, un “villain” più umano e più simile agli eroi di
quanto sarebbe stato lecito attendersi, militari dal volto ambiguo e dai piani
nascosti, e protagonisti preda di sentimenti e pulsioni poco edificanti (prima tra tutte, la
vendetta): l'oscurità citata nel titolo risiede nell'anima dei
personaggi....
In conclusione, un
film che nel suo genere e’ un capolavoro e che, visto che quando un film
raggiunge certi livelli di perfezione e’ un capolavoro “universale”, merita le
5 stelle.