RUSH e’ un gran
film, che appassionera’ sia i tifosi della Formula 1 che gli spettatori che
seguono poco le corse.
Il film inizia raccontando, parallelamente, la
formazione automobilistica di Lauda e Hunt, la gavetta dei due piloti e
l'approdo in Formula 1, per poi concentrarsi sul Campionato Mondiale del 1976,
la stagione drammatica che fu caratterizzata dall’incidente di Lauda al
Nurburgring, che quasi costo’ la vita al pilota lasciandolo sfigurato per
sempre, e dal suo straordinario “recupero”, che lo vide tornare in pista dopo solo
42 giorni dall’incidente.
Ron Howard, come al solito, e’
un bravissimo regista e sceglie di occuparsi principalmente della presentazione
dei caratteri dei piloti, diametralmente opposti sia nell’automobilismo che
nella vita: grande collaudatore,
calcolatore ed impermeabile alle emozioni Lauda; istintivo, passionale, e
sempre portato agli eccessi Hunt. Intorno a questa contrapposizione ruota
tutto il racconto del film, che porta sullo schermo una rivalita’ epica,
narrando con i mezzi
d'oggi la storia di un passato che non c'è più, dove l'individuo era ancora
al centro della pista, ed il suo carisma ed il suo coraggio erano spesso decisivi per
vincere.
La sceneggiatura di Morgan
racconta in maniera emozionante questa storia di caratteri, approfondendone
anche le zone d’ombra: di Lauda (bellissima l’interpretazione di Daniel
Bruhl), oltre alla lucida e quasi calvinista dedizione al lavoro, vediamo il
carattere solitario, l'allontanamento dalla famiglia, il fare spigoloso e poco
amichevole, evidente anche nel rapporto col compagno/rivale Clay
Regazzoni; mentre del suo rivale è evidenziato il costante
pensiero della morte, presenza che aleggia su tutto il film, e che il
personaggio, interpretato in modo eccellente da Chris Hemsworth, tiene lontana con i suoi eccessi.
La regia di Howard, supportata da un
perfetto uso del montaggio, tiene lo spettatore incollato alla sedia facendo scorrere velocissime
le due ore di proiezione. Intelligente la scelta di alternare le sequenze sui
circuiti con immagini di repertorio (senza abusarne) che, unita alle perfette
interpretazioni degli attori, e' molto coinvolgente fino al finale
che, per quanto conosciuto dagli appassionati, e’ cosi’ ben girato che viene
comunque vissuto con grande emozione. Migliore complimento al film non si
potrebbe fare.
Da non perdere.