Nel 1950, in Svezia, l’Istituto per la Ricerca Domestica finanziò un’analisi del comportamento delle casalinghe svedesi all’interno della propria cucina. L’obiettivo era razionalizzarne l’arredo al fine di minimizzare il dispendio economico delle famiglie ed evitare che i complessivi spostamenti delle massaie scandinave attorno al tavolo di cucina «equivalesse a un viaggio in Congo».
Sistemate le casalinghe della madrepatria, i ricercatori svedesi si trasferiscono in Norvegia per indagare il comportamento in cucina di uomini che vivono soli. Così Folke (Tomas Norström), osservatore svedese, si sistema in cima a un alto seggiolone di osservazione nella cucina di Isak (Joachim Calmeyer), osservato norvegese. Il sospetto e la diffidenza iniziali si trasformeranno a poco a poco in un’intesa e un affetto che cambierà la vita dei due uomini.
L’intera storia si basa sui progressivi, piccoli passi di avvicinamento fra due uomini posti uno contro l’altro: padrone di casa e intruso, norvegese e svedese, osservato e osservatore. Entrambi saranno chiamati a rivedere o rompere i rapporti che in precedenza definivano le loro identità, per poter coltivare una nuova amicizia.
Il film, che alterna momenti di forte umorismo a momenti drammatici con una narrazione leggera ed ispirata, e’ stato in concorso per l’Oscar come miglior film straniero nel 2004.