In Monuments Men, Gorge Clooney, al suo quinto lungometraggio da regista, ci presenta una pagina poco conosciuta della storia contemporanea, rendendo omaggio a quegli uomini che, durante le guerra contro Hitler, misero a repentaglio la propria vita per salvare le opere d’arte che venivano depredate dai nazisti durante l’occupazione e, nel caso dell’arte contemporanea, addirittura distrutte perche’ ritenute espressione di depravazione culturale (vennero distrutti molti quadri di Picasso, Klee e tanti altri).
Il soggetto si basa su un libro di Robert Edsel, uno scrittore americano che a fine anni '90, durante un soggiorno a Firenze, scopri’ l'esistenza di un reparto speciale dell'esercito adibito al recupero delle opere d’arte trafugate dai nazisti. Il film racconta il recupero seguendo un soggetto ben scritto, che contiene anche scene d’azione: siamo alla fine della guerra, ma i rischi connessi con la presenza di cecchini o di reparti di fedelissimi SS sono dietro l’angolo in ogni momento dell’azione....
Impeccabile il cast che prevede lo stesso Clooney, comandante delle operazioni, Matt Demon, suo braccio destro e, tra gli altri, John Goodman e Bill Murray, Una menzione speciale merita Kate Blanchett, bravissima come al solito nell’interpretare il ruolo di un membro della resistenza francese infiltrato nell’alto comando tedesco di Parigi.
Un film che non delude tenendo sempre desto l’interesse degli spettatori, specialmente di quelli appassionati di arte che potranno rendersi conto di quanti capolavori siano stati salvati dagli straordinari Monuments Men.