Siamo nel futuro: una grande guerra ha distrutto le città e reso necessario un mutamento nell'organizzazione delle società; la razza umana vive divisa in cinque “fazioni”, la decisione a quale appartenere, che e’ vincolante per tutta la vita, viene presa al compimento della maggiore eta’ nel corso della “Cerimonia della Scelta”, a cui partecipano rappresentanti di tutte le fazioni: i Candidi (sempre sinceri), che si occupano di esercitare la legge, i Pacifici (sempre gentili), che coltivano la terra per sfamare tutti, gli Eruditi (votati alla conoscenza) che si occupano di far progredire scienza e tecnologia, gli Abneganti (altruisti), che si occupano di governare, ed infine gli Intrepidi, che si occupano della protezione della citta’.
Tutti quelli che, effettuata la Scelta, non sono riusciti a superare il test di iniziazione della propria fazione, vengono relegati nei tantissimi Esclusi, che conducono una vita da derelitti nei sobborghi della citta’, sempre alla ricerca di cibo e di un posto dove dormire.
Una ragazza Abnegante, Beatrice Prior, prima della Cerimonia della Scelta, viene sottoposta ad un test di routine per vedere a quale fazione la sua personalita’ e’ piu’ predisposta, ma il test e' inconcludente perche’ Beatrice risulta avere predisposizione per piu’ di una fazione (addirittura tre: Abneganti, Intrepidi ed Eruditi), e’ quindi una “Divergente”, qualita’ rara che la rende “diversa” e quindi pericolosa agli occhi della comunita’, mettendola in pericolo di vita.
Beatrice deve pero’ comunque scegliere una delle fazioni durante la Cerimonia della Scelta e, spinta dal lato coraggioso del suo carattere, sceglie gli Intrepidi: ma non e’ facile superarne i test di iniziazione, che la porterebbero a finire negli Esclusi in caso di fallimento…
Tratto dal primo episodio della trilogia scritta da Veronica Roth (Divergent, Insurgent, Allegiant), che e’ riuscita a scalare la vetta dei best sellers (piu’ di 11 milioni di copie vendute), il film deve ovviamente semplificare la descrizione del libro, mettendone in evidenza i punti salienti ma sorvolando, forse troppo, sullo studio dei caratteri e delle emozioni dei personaggi.
La regia di Neil Burger, pur senza raggiungere la qualita’ di altri film del genere (Hunger Games), e’ sufficientemente centrata, aiutata da un cast di interpreti azzeccato: ottima Shailene Woodley (che avevamo visto nella parte della figlia maggiore di Clooney in Paradiso Amaro, per cui aveva avuto una nomination ai Golden Globe), qui volitiva interprete di Beatrice Prior (che assumera’ il nome di Tris negli Intrepidi), Theo James nella parte dell’indecifrabile Quattro, istruttore di Tris, e la grande Kate Winslet, qui nei panni della fredda e spietata Jeanine Matthews, capofazione degli Eruditi.
Il film scorre veloce ma senza entusiasmare, fino ad un finale “sospeso” in attesa che escano sullo schermo gli altri due episodi della trilogia.
Vale la pena vederlo? Sull’intera trilogia pende, come una Spada di Damocle, il finale scelto dalla scrittrice per il libro conclusivo (Allegiant): tristissimo e senza senso, gia’ inaccettabile per il libro (a cui ha attirato piu’ di una critica dei lettori), sarebbe addirittura folle per l’eventuale film destinandolo ad un sicuro flop commerciale.