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Amore, cucina e curry

(di Technino)
 

Il regista svedese Lasse Hallstroem, dopo il successo di Chocolat, si cimenta con un altro film dedicato ai piacere della gola. Ispirato al romanzo di Richard C. Morais "Madame Mallory e il piccolo chef indiano", questo Amore, cucina e curry narra la storia degli incontri di due culture diverse, quella indiana e quella francese di provincia.  

La storia si apre con un incipit drammatico in cui, per questioni politiche, il ristorante della famiglia indiana Kadam viene dato alle fiamme e la moglie del titolare, grande cuoca, muore nell'incendio. La famiglia si trasferisce così per qualche tempo in Inghilterra, per poi caricare armi e bagagli su un furgoncino scassato e dirigersi alla volta della Francia.

Ma il fatalismo indiano vuole che "i freni si rompano quando è necessario" e quelli del precario mezzo di trasporto fanno cilecca subito prima di Saint-Antonin-Noble-Val, ridente villaggio del Sud della Francia: la splendida qualita' delle materie prime alimentari e la dolce Marguerite (Charlotte Le Bon), passante che soccorre i malcapitati, convince il capofamiglia (Om Puri) a mettere le radici proprio lì rilevando un cascinale semidiroccato. 

L'idea è quella di aprire un ristorante indiano, novità assoluta nella regione. Peccato che il cascinale si trovi proprio di fronte al celebre ristorante stellato Michelin Le Saule Pleureur, gestito dalla rigida Madame Mallory (Helen Mirren) che ingaggia una battaglia senza esclusione di colpi per togliersi dai piedi l'esotica concorrenza. Ma non aveva previsto di trovarsi di fronte un giovane cuoco indiano di straordinario talento, figlio della cuoca morta durante l'incendio in India, che gli aveva insegnato tutta la sua arte..... 

Il film non manca di toccare temi importanti come l'integrazione, l'apertura nei confronti delle altre culture, la tolleranza e il razzismo. Il confronto tra la cucina indiana speziata, ricca di sapori forti e odori penetranti, e la raffinata novelle cuisine francese, è anche il confronto metaforico tra due culture, tra due mondi assai diversi che si incontrano e si scontrano nel cuore della vecchia Europa rurale.

Il tutto è ben esemplificato dal titolo originale del film, "The Hundred-Foot Journey," in cui i cento passi sono la distanza che separa i due ristoranti, ma anche due universi opposti. 

Il cast del film e' azzeccatissimo: Helen Mirren interpreta la parte della proprietaria del ristorante francese con la solita ineguagliabile classe ed umorismo anglosassone, Om Puri e' il padre che regge tutta la famiglia e porta avanti il suo sogno di aprire il ristorante indiano anche quando tutto sembra andare male (lo ricordiamo nel bellissimo film East is East), Manish Dayal e' il cuoco indiano che riuscira' ad integrare i sapori indiani nella cucina francese, Charlotte Le Bon la dolce Marguerite, che l'aiutera' a conoscere i segreti della cucina francese. 

In conclusione, un film delizioso che vi fara' uscire dalla sala che quella bella sensazione di leggerezza che deriva dall'aver passato due ore di puro relax. 

 
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