Dopo i due film, bellissimi, su Sherlock Holmes, Guy Ritchie ritorna ai film d'azione con questo Operazione U.N.C.L.E. , una spy story piena di un umorismo che la rende estremamente godibile. Racconta una storia che si svolge durante il periodo della Guerra Fredda, ma ribalta gli schemi con un'alleanza tra una spia russa (Ilya Kuryakin, interpretato dallo statuario Armie Hammer, gia' simpatico interprete del cow-boy in The Lone Ranger) ed una americana (Napoleon Solo, interpretato da Henry Cavill, che avevamo visto nell'ultimo film di Superman). La strana alleanza viene tenuta in piedi dal regista con l'uso di una incessante ironia durante tutte le scene d'azione, montate in maniera impeccabile: il film va avanti come un fulmine...
Tratto da una fortunata serie televisiva degli anni '60, da cui fu tratto anche un film nel 1983, Operazione U.N.C.L.E. e' un film originale e divertente, che affascina subito lo spettatore con un'ambientazione perfetta (auto d'epoca, vestiti, location tutte ai massimi livelli), e che ci presenta una coppia di attori simpaticissimi che danno luogo a siparietti divertenti nel tentativo di dimostrare all'altro la propria superiorita'.
Henry Cavill e' Napoleon Solo (che nella serie televisiva era interpretato da Robert Vaughn), dando dell'agente americano un'interpretazione piena di brio ed umorismo che ce lo rende subito simpatico, Armie Hammer e' Ilya Kuryakin, l'agente russo compagno di Solo nella serie: l'attore, con il suo metro e novantasei di altezza su cui troneggia una faccia da bravo ragazzo, e' un formidabile comprimario, bravissimo nelle scene d'azione e sempre pronto alla battuta per stuzzicare l'ego di Napoleon Solo. Completano il cast Hugh Grant, con un "cameo" a cui e' affidato tutto l'humor anglossassone che ci vuole in una vicenda di spionaggio, e due donne interessanti: l'ambigua compagna di Solo e Kuryakin, ben interpretata da Alicia Vikander, e la "villain" Victoria Vinciguerra, interpretata da Elisabeth Debicki, assolutamente perfetta nella parte.
L'azione avvincente ed il dialogo brillante non basterebbero però da soli a tenere in piedi due ore di film. Il montaggio rapido e la regia frenetica danno al film quel tono frizzante tipico di Guy Ritchie, che ha anche il merito di aver trasformato i due agenti amici-nemici in personaggi carismatici come pochi.
Esagerati come tutti gli agenti speciali devono essere, trasudano personalità e portano avanti la loro missione, tra una battuta e l'altra, senza perdere di vista l'obiettivo finale.
In conclusione, un film che vi terra' incollati alla poltrona e vi fara' divertire, lasciandovi alla fine con il desiderio di vedere il sequel, sperando che la risposta del pubblico lo renda possibile...