Mentre il
Primo Ordine si prepara a stroncare quel che resta della Resistenza, Rey
consegna a Luke Skywalker la spada laser che fu sua, invitandolo a interrompere
il suo esilio per salvare il mondo libero. Ma Luke non ne vuole sapere e il
Lato Oscuro tesse la sua trama letale attorno agli ultimi ribelli.
Se un certo
humour, tipico di Han Solo, è sempre stato cifra stilistica della saga, Gli
ultimi Jedi dà libero spazio all'autoironia senza freni. Il film e' pieno
di battute di spirito per sdrammatizzare le situazioni e far capire che stiamo
vedendo un bellissimo "gioco", seguendo la tendenza dei blockbuster d'azione
recenti.
Il mondo di
Star Wars si è fatto più vicino da quando la Disney ha preso in mano le redini
della space opera e ne ha rilanciato la prosecuzione. Dopo "Il risveglio della forza", firmato J.J.
Abrams, è la volta di "Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi",
scritto e diretto da un altro regista cresciuto nel mito delle guerre stellari
e dei personaggi creati da George Lucas, Rian Johnson. Il fatto che la nuova
era del franchise sia affidata a questa generazione di creativi non è cosa
marginale: depositari di un sapere e di un gusto maturato nell'ambito della
passione, Abrams e
Johnson sono gli interlocutori di un pubblico in maggioranza composto da fan,
vecchi e nuovi, dell'universo Star Wars, che ancora si emozionano vedendo i
mitici titoli in prospettiva che ci portano in una galassia lontana lontana...