Miguel è un
bambino messicano e come tutti i bambini ha un sogno, il suo grande sogno
è diventare musicista! Ma la sua
famiglia non è d’accordo e questo a lungo andare provoca tra loro un conflitto.
Grazie a questo conflitto hanno inizio tutte le vicende che Miguel vivrà nel
film e che noi spettatori vivremo con lui: tentando di rubare una chitarra in
una tomba finirà nel mondo dei morti a causa di una maledizione e scoprirà che
i morti continuano a “vivere” nell’aldilà fintantoché qualcuno di vivo si
ricorda di loro, altrimenti, morta l’ultima persona che li aveva conosciuti in
vita, i morti scompaiono anche dal mondo dei morti. Un’altra cosa che Miguel
scopre è il significato dell’ofrenda:
solo i morti le cui famiglie ne conservano il ricordo esponendone la foto
sull’altare casalingo possono visitare il mondo dei vivi in occasione del Día de Muertos,
altrimenti il passaggio nel mondo dei vivi gli è preclusa.
Con un grande
successo di pubblico e critica COCO
mostra un modo di celebrare il ruolo dei morti nelle vite dei vivi, un
qualcosa che ora è spesso assente nelle nostre società, dove per adulti e
bambini è difficile trovare le parole adatte ad affrontare simili tematiche.
Non è il primo
film in cui la Disney parla ai bambini della morte - ricordiamo Bambi,
Biancaneve, Il Re Leone, Up, Alla Ricerca di Nemo - ma COCO è il primo film in
cui si parla del rapporto tra vivi e morti e di come i vivi ricordano le
persone care che sono morte; è il primo film che offre a piccoli e grandi un modo
per non perdere il contatto con le persone care che non ci sono più e, anche se
è un contatto che ha a che fare solo con i ricordi, COCO aiuta a capire come
poter vivere più consapevolmente i legami tra vivi e morti nella vita reale e
come le persone a noi care nell’aldilà possano essere ricordate.
E
tutti questi messaggi sono trasmessi con allegria, con amore, con trasporto
tanto che, allo spegnersi delle luci in sala, si accende la nostra voglia di
sognare, di andare oltre il grande schermo per guardare le stelle con gli occhi
di un bambino e pensare a chi non è più con noi con una gioia che non avremo
mai pensato fosse possibile.