April Epner (Helen Hunt) ha 39 anni, è insegnante e si sta sposando con rito ebraico con un amico d'infanzia, Ben (Matthew Broderick). Circa un anno dopo la ritroviamo in crisi totale. I suoi tentativi di avere un figlio non hanno avuto successo. Ben, un adolescente mai cresciuto, non regge alla pressione e la lascia, non senza avere fatto per l'ultima volta l'amore con lei. La madre adottiva muore. Proprio allora decide di venire allo scoperto la madre naturale Bernice (Bette Midler), conduttrice televisiva di un talk show. In questo marasma di emozioni Epner sembra trovare conforto in Frank (Colin Firth), divorziato di recente e con due figli uno dei quali va a scuola dalla protagonista. 'Sembra' trovare conforto perché un'altra problematica novità è in arrivo…
Helen Hunt ritorna, dopo un lungo periodo di lontananza dal grande schermo (durante il quale ha avuto un figlio), ad interpretare il ruolo di una donna non piu’ giovane ma piena di sensibilita’ e del fascino che deriva dalla purezza d’animo del suo personaggio. Sono passati anni da quando eravamo rimasti incantati dalla dolcissima cameriera di “Qualcosa e’ cambiato”, interpretazione che le valse l’Oscar, e qui la troviamo alle prese con un altro personaggio femminile di rilievo, pieno di temperamento e di dolcezza. La Hunt e’ anche la regista del film e si dimostra capace di gestire in maniera asciutta e leggera una sceneggiatura forse un po’ da “soap” ma comunque piena di eventi che rendono la storia originale ed interessante. La sua sensibilita’ di regista riesce anche a dare alla bravissima Bette Midler, nel ruolo della madre naturale, quel calore e umanità che altri registi non avevano saputo valorizzare, limitandosi ad evidenziarne la “verve” comica ed un po’ aggressiva.
Il film e’ in definitiva una commedia delicata con una grande protagonista che, senza essere un capolavoro, si lascia vedere con piacere.
Una curiosita’: lo scrittore Salman Rushdie (famoso per il suo libro messo all’indice dai fondamentalisti islamici) è il medico che fa l´ecografia ad April.
La locandina riportata nella recensione e’ quella originale americana, molto piu’ vicina allo spirito del film di quella italiana che, come al solito, mette solo in risalto la storia d’amore con Colin Firth (ormai specializzato nel ruolo di “innamorato alla Bridget Jones”) anziche’ quella tra madre e figlia.