Dopo il successo di Batman begins, Christopher Nolan raddoppia con Batman – Il Cavaliere oscuro, in cui l’uomo pipistrello deve combattere un nemico “storico” dei fumetti, il Joker, personaggio che sfugge ad ogni tipo di regola e catalogazione, assolutamente imprevedibile nelle sua perverse azioni. Il film inizia con il furto in una banca della mafia da parte di strani rapinatori mascherati da pagliacci e continua in un crescendo di scene d’azione travolgenti e spettacolari. Non ne sveliamo la trama per evitare di toglierne le sorprese.
I film su Batman di Nolan si discostano molto dalle atmosfere del fumetto creato da Bob Kane, accentuandone l’aspetto “dark” a scapito della “leggerezza”. In quest’ultimo film, girato quasi tutto con scene notturne, e’ quasi scomparso anche quel poco di ironia che nel primo era affidato alle conversazioni fra Batman-Wayne ed il suo maggiordomo, anche qui interpretato con la solita bravura da Michael Caine: a Batman sono affidate quasi esclusivamente scene d’azione, mentre il personaggio di cui il regista cerca di mettere a nudo la personalita’ e’ il “villain” Joker, l’ultima interpretazione del compianto Heath Ledger.
Quando si seppe che la produzione aveva deciso di affidare la parte del Joker a questo giovane attore australiano, ancorche’ bravo e fresco di Oscar, molti appassionati storsero la bocca (e noi fra questi) perche’ ricordavano la magnifica interpretazione del personaggio data da Jack Nicholson nel primo film della serie. Errore. Heath Ledger ha dato del personaggio un’interpretazione assolutamente straordinaria, che rimarra’ nella storia del cinema. Il Joker di Ledger e’ un personaggio privo di ogni empatia per le persone e le cose, anche per il denaro (in una scena del film brucia con grande gioia una montagna di banconote che erano la sua parte di un bottino: “io amo solo la dinamite, costa poco..”). La sua maschera inquietante gli deriva dal taglio dei lati della bocca (di cui il Joker si diverte a fornire diverse spiegazioni); il carattere del personaggio, studiato dall’attore ispirandosi all’amoralita’ di Arancia meccanica ed allo stile punk del rocker Sid Vicious, e’ originale e perfetto nella sua crudelta’: nei dialoghi la lingua si muove come quella di un basilisco, gli occhi sono crudeli ma intelligenti, particolarissima la voce (magistralmente doppiata da Giannini), il Joker e’ agghiacciante nella sua apparente calma, un “cattivo” che ha un unico divertimento: dimostrare che gli “onesti” sono in fondo come lui se si trovano in situazioni che li forzano a decidere fra la loro vita e quella degli altri. L’attore ha dichiarato di non essersi mai divertito tanto ad interpretare un personaggio, ma che alla fine della giornata di riprese non riusciva a muoversi ne’ a parlare, era completamente spompato. Non c’e’ da meravigliarsene: lo sforzo di concentrazione per “diventare” il personaggio deve essere stato titanico.
Il regista è riuscito ad unire la componente di puro "entertainment" ad una profondità e serietà (psicologica e tematica) mai toccata in un film tratto da un fumetto. Oltre a gestire questo difficile bilanciamento, Nolan e’ riuscito a gestire alla perfezione anche la presenza di tanti personaggi, tutti con notevole valenza all'interno della trama. Se Batman Begins era incentrato sul protagonista e le sue origini, qui Batman è l'elemento scatenante di tutti i personaggi che gli gravitano intorno. Del Joker abbiamo parlato, ma meritano menzione le interpretazioni di tutto il cast, formato da attori che sanno calarsi perfettamente nella parte, da Gary Oldman ad Aaron Eckhart (perfetto “Due Facce”, con un trucco sbalorditivo ottenuto con un sistema di doppie riprese delle facce mostrate dal personaggio), per finire ai carismatici Michael Caine e Morgan Freeman.
Molto più protagonista rispetto al primo film di Nolan è la città: Gotham è imponente, moderna, molto meno "digitale" e quindi realistica, con inquadrature che tolgono il fiato.
In definitiva un film da vedere e che rimarra’ nella storia del personaggio come uno dei piu’ riusciti, con un Joker assolutamente leggendario.
Un’ultima annotazione: il film, che contiene parecchie scene di violenza anche se non esplicita, non e’ adatto ai bambini piccoli.