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BARBARELLA (1967)

Quest’anno al Roma Rock si sono esibiti i Duran Duran, storico gruppo inglese (che ve lo dico affà?) che, capitanati dal sex appeal di Simon Le Bon (voce e, attenzione!, tamburello) e gli sguardi magnetici di John Taylor (basso), hanno spopolato negli anni ’80.
Più o meno partecipi di questa mia euforia vi starete chiedendo: “E che c’entrano con questo sito????”…
….c’entrano! visto che il nome del gruppo trae ispirazione dal nome di un personaggio cinematografico: il cattivo Durand Durand del film cult “Barbarella” (1967)!

Jane Fonda è Barbarella!Chi non ricorda Jane Fonda avvolta da quelle magnifiche tutine spaziali? Per dare una rinfrescatina, “Barbarella” è un film di fantascienza di fine anni ’60 diretto da Roger Vadim in cui la protagonista vive numerose avventure ambientate nel 40.000 A.D. .
La co-produzione italo-francese è l’adattamento dell’omonimo fumetto di Jean-Claude Forest ed è stata attuata grazie all’impegno di Dino De Larentiis.

La pellicola vede tra gli interpreti anche il grande Ugo Tognazzi (era Mark Hand) e, per fissare ancora meglio nella vostra mente il collegamento tra questo film e Simon Le Bon, diamo un volto anche al super cattivo da cui prende spunto il nome dello storico gruppo: Durand Durand era impersonato da Milo O’Shea!

Non proprio certa di aver catturato la vostra attenzione mi gioco il jolly: la mitica scena iniziale in cui una meravigliosa Jane Fonda si mostra nuda in assenza di gravità, ma non tremate gente, siamo negli anni ’60, quindi i titoli di testa che scorrono provvedono a coprire ciò che non si poteva mostrare.

Sorvoliamo sul flop catastrofico che fu all’epoca perché è vero che la critica lo distrusse, ma è innegabile che, nonostante le stroncature, il film è diventato un cult della distribuzione in home video tanto da influenzare più di una generazione.
Ancora oggi si pensa ad un remake e ad impersonare una moderna Barbarella è stata chiamata l’attrice Erica Durance (e daje che ritornano sempre…!) nota ai giovani per l'interpretazione di Lois Lane in Smallville. Alla regia è confermato il tarantinato Rodriguez!


Il Pianeta Proibito (Forbidden Planet)

Il Pianeta Proibito (Forbidden Planet)Locandina

Anno: 1956

Regia: Frank McLeod Wilcox Interpreti: Henry Nielsen, Walter Pidgeon, Anne Francis

di: Technino 

E’ forse il primo film di fantascienza “vera”, con un soggetto bellissimo, che ha stimolato la fantasia dei ragazzi negli anni ’50 e che ancora oggi mantiene intatto il suo fascino e la sua “magia”.

La trama, bellissima e misteriosa, e’ uno dei segreti del film e vale la pena di raccontarla per stuzzicare la curiosita’ di quelli che non l’avessero visto.

TRAMA

Un incrociatore spaziale è inviato in missione sul pianeta Altair IV alla ricerca di eventuali sopravvissuti della precedente spedizione Bellerofonte, dispersa venti anni prima.All'arrivo la astronave viene raggiunta da una forza immensa di natura ignota, quindi viene contattata dall'unico superstite della spedizione, il dottor Edward Morbius (Walter Pidgeon), il quale cerca invano di dissuadere il Comandante Adams, un giovanissimo Henry Nielsen (che poi conosceremo bene nella serie comico-demeziale Scuola di Polizia), dall'atterrare. Il comandante pero’ decide di atterrare comunque: all’atterraggio l’equipaggio viene accolto dal robot Robby che li conduce all'abitazione di Morbius. Morbius spiega come entro un anno dall'arrivo sul pianeta, tutti i membri della spedizione furono fatti scomparire durante la notte da una immensa creatura sconosciuta, tutti tranne sé stesso, la moglie (morta poi per cause naturali) e la figlia. Egli teme che possa accadere lo stesso ai nuovi arrivati. Non teme invece per se e per la figlia, anche perché la loro abitazione è attrezzata con sofisticate tecnologie difensive. Morbius dice di avere studiato e lavorato per tutti i venti anni alla ricostruzione della storia e alcune tecnologie dei Krell, la civiltà originaria del pianeta, misteriosamente scomparsa una notte di duemila secoli prima.Mostra quindi agli ospiti la nursery Krell, comprendente una macchina per l'educazione che uccise istantaneamente una persona che la provò e indusse in coma stesso Morbius per due giorni. Al risveglio Morbius si ritrovò con un quoziente d’intelligenza raddoppiato. Morbius conduce quindi il comandante all'interno del pianeta, dove è presente una immensa macchina sotterranea alimentata da un numero indefinibile di reattori nucleari autooperanti ed autoriparanti. Lo scopo della macchina, che e’ rimasta operativa per tutti i millenni successivi alla scomparsa dei Krell, è ignoto. Straordinaria la suggestione che il film induce nello spettatore quando viene fatta vedere la Grande Macchina, rappresentata efficacemente con alberi metallici chilometrici su cui immense strutture scorrono su e giù, con grandi scariche energetiche.Le cose si fanno ancora più interessanti quando il capitano incontra la figlia di Morbius, Altaira, bellissima ma, essendo vissuta sempre isolata dal resto del mondo, molto ingenua. Altaira, curiosa ed avida di notizie sulla Terra, stabilisce un rapporto di simpatia con il secondo del comandante. Nella notte, mentre Morbius dorme nella nursery, gli strumenti della macchina iniziano ad andare a fondo scala e contemporaneamente la nave spaziale viene attaccata da una entità invisibile di pura energia. Quando Morbius viene risvegliato dalla figlia, a sua volta svegliata da un incubo, l'attacco cessa immediatamente e gli strumenti scendono a zero.

FINALE

Il medico di bordo decide così di provare nascostamente la macchina educatrice, scoprendo che si tratta in realtà di un immenso dispositivo inventato dai Krell in grado di materializzare qualunque oggetto desiderato con il solo pensiero. L'uso intenso della macchina però lo uccide, non prima che abbia avuto il tempo di comunicare la scoperta al capitano: i Krell non avevano tenuto in considerazione il pericolo rappresentato dal subconscio (i Mostri dell’ID). Essi si consideravano civilizzati, ma i loro pensieri inconsci di odio l’uno verso l’altro erano stati la causa della furiosa distruzione dell'intera civiltà attaccata in una sola notte dai mostri dell’ID che ciascuno creava ed alimentava con la Grande Macchina.Morbius capisce quindi di essere stato la causa della morte dei membri della spedizione, probabilmente a causa del suo desiderio inconscio di essere il solo a studiare la macchina. Razionalmente si rende conto che l'età della figlia la porti ad avere relazioni, ma il suo lato oscuro ha voluto attaccare la nave con cui sarebbe andata via per sempre. Questa decide per amore di lasciare il pianeta nonostante il pericolo della macchina.Nell'attacco finale l'intera energia della macchina si concentra sulla nursery, dove Morbius si è chiuso per cercare di distogliere dagli altri personaggi l'attenzione della creatura da lui materializzata. Qui muore in seguito allo sforzo ed allo shock psicologico, ma non prima di avere attivato il processo di autodistruzione dell'intero pianeta. Egli decide di sacrificarsi e distruggere la Macchina, troppo pericolosa per essere usata da qualunque specie i cui individui non abbiano un totale controllo sulla propria mente.Nella scena finale l'equipaggio, con la figlia di Morbius, riesce finalmente a decollare dal pianeta, che esplode alle loro spalle.

ALCUNE CURIOSITA’

Ancora oggi il film induce nello spettatore appassionato di fantascienza un’emozione incredibile, fatta di magia, suoni e suggestioni che oggi si sono un po’ perse dietro gli effetti speciali. Bellissimo il robot Robby, diventato poi un cult per gli appassionati: su eBay  il robot originale giapponese del 1956 della Nomura e’ stato venduto a 2.730 $!! (guardate che meraviglia: http://www.jeffbots.com/robbyold.html). Robby e’ il primo esempio di robot “sofisticato” nei film di fantascienza, con un ruolo importante nella sceneggiatura, a seguire le famose tre leggi della robotica di Asimov:

1) Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.

2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contrastino con la Prima Legge.

3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e/o la Seconda Legge.

Nel film Morbius ne da’ una dimostrazione ordinando a Robby di uccidere il Comandante Adams: il robot va in blocco fino a che Morbius non annulla l’ordine.

Robby divenne tanto popolare da comparire in molti altri film e serial televisivi americani, e fece addirittura una comparsa nel famoso quiz di Mike Buongiorno “Lascia o Raddoppia”, durante le domande ad un concorrente che si presentava per la fantascienza.

DOVE SI ACQUISTA IL DVD

Purtroppo questo capolavoro assoluto non e’ uscito in DVD in Italia, e quindi gli appassionati dovranno cercare le vecchie registrazioni RAI 3, o acquistarlo in inglese su Amazon UK a questo link:
AMAZON.co.uk - Forbidden Planet
al prezzo, tutto sommato modesto, di 7,35 Sterline (poco piu’ di 9 Euro), incluse IVA e spedizione via posta aerea.

DOVE ACQUISTARE IL ROBOT!

  

Qui gli appassionati possono acquistare una bella riproduzione di Robby in metallo pressofuso, con le articolazioni snodate che permettono un leggero movimento di braccia e gambe, al costo di circa 55 Euro inclusa spedizione:
Robot Robby


La vedova allegra - 1934 - E. Lubitsch

Senza la musica di Franz Lehar la commedia "L'attaché d'ambassade" di Henri Meilhac 1861 non sarebbe stata tanto conosciuta; senza “il tocco” di Lubitsch non sarebbe stata tanto divertente - parola di melomane! Commedia musicale tanto gustosa da poter essere vista senza audio (oscar alla scenografia)!

 

 

 

 

 


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